![Polemiche al Senato: votazione su abuso d’ufficio e limiti alle intercettazioni rinviata a martedì 1 20240209 025528 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240209-025528-1.webp)
Slitta a martedì il voto finale su abuso d’ufficio e bavaglio alle intercettazioni
L’atmosfera è tesa al Senato dove il Guardasigilli Carlo Nordio si trova al centro di aspre critiche e polemiche da parte dell’opposizione. Nonostante la discussione riguardi il suo unico disegno di legge in 15 mesi di governo, Nordio è sotto il fuoco incrociato per i nove articoli controversi del suo provvedimento. Il voto, inizialmente previsto per quel giorno, è stato posticipato a martedì successivo, dopo tre giorni di accesi dibattiti in Aula.
Abuso d’ufficio sotto accusa
Il disegno di legge proposto da Nordio ha sollevato critiche da varie parti, incluso il mondo giuridico e il procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo. Nonostante le opposizioni e le segnalazioni di incoerenze costituzionali, Nordio persiste sulla sua linea, incluso il reato ‘evanescente’ di abuso d’ufficio. Altri aspetti controversi dei nove articoli includono restrizioni sull’Appello e sulle intercettazioni, oltre a procedure che sembrano favorire gli indagati per reati contro la pubblica amministrazione.
Le critiche dell’opposizione e dei giuristi
L’opposizione, composta principalmente da Pd e M5S, si oppone fermamente alle proposte di Nordio, sollevando dubbi sulla loro efficacia e impatto sulla giustizia. La stretta sulle intercettazioni e sull’arresto preventivo, insieme alla riduzione delle possibilità di appello per reati minori, sono considerate misure pericolose da diverse voci autorevoli. Il procuratore antimafia Melillo ha sottolineato la necessità di escludere alcune fattispecie di reato per evitare possibili abusi derivanti dalla riforma proposta.
Reazioni dure e preoccupazioni
Il senatore M5S Roberto Scarpinato ha definito le proposte di Nordio come ‘una schifezza’ che potrebbe privilegiare indagati per reati finanziari e di corruzione. La sospensione dell’esecuzione immediata delle misure cautelari e la notifica preventiva agli indagati sollevano timori di fuga, manipolazione delle prove e corruzione dei testimoni. Critiche simili emergono riguardo all’eliminazione del processo d’appello per reati minori, un’idea bocciata come ‘irragionevole’ e in contrasto con il senso comune dalla maggior parte degli attori politici e giuridici presenti in Aula.