Disservizi in Campania? Colpa di chi la governa da anni
Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha affrontato una delicata questione durante il question time, rispondendo a un’interrogazione avanzata dal Partito Democratico. La richiesta riguardava il ripristino della dotazione originaria del Fondo perequativo infrastrutturale, istituito durante il governo Conte 2 con l’obiettivo di ridurre il divario infrastrutturale tra le diverse regioni. Questo fondo, inizialmente dotato di oltre 4 miliardi di euro per finanziare interventi su strade, ferrovie, scuole, ospedali, rete idrica e del gas, è stato ridotto di circa 3,5 miliardi di euro con la legge di Bilancio approvata dal governo Meloni. Per il PD, questo taglio rappresenta un duro colpo per il Mezzogiorno.
Piero De Luca, esponente del PD, ha accusato il governo attuale di paralizzare e dividere il Paese, sottolineando l’approvazione di una proposta di autonomia differenziata che potrebbe aumentare le disparità nei servizi essenziali tra Nord e Sud, portando a una potenziale spaccatura dell’Italia. Le posizioni sembrano distanti: da una parte, la difesa dell’efficienza amministrativa e dell’unità nazionale, dall’altra, la proposta di decentralizzazione che potrebbe accentuare le differenze territoriali.
Investimenti senza precedenti per le infrastrutture
Salvini ha ribattuto alle critiche difendendo gli investimenti senza precedenti del governo attuale sulle infrastrutture, con particolare attenzione al Centro-Sud, regioni che hanno spesso sofferto di ritardi e carenze strutturali. Ha sottolineato che le risorse del Fondo sono protette da misure normative atte a superare i divari territoriali, causati più dal centralismo che dall’assenza di autonomia. Il disegno di legge sull’autonomia differenziata, approvato dal Senato, prevede la salvaguardia delle risorse già destinate a specifiche aree, evitando che rimangano inutilizzate per mancanze nella programmazione.
Salvini ha evidenziato la preoccupazione per i ritardi nella spesa dei fondi di sviluppo e coesione, attribuendoli alla mancanza o alla frammentarietà nella pianificazione. L’obiettivo del governo attuale è abbattere questo limite strutturale, puntando a un nuovo metodo di assegnazione delle risorse che favorisca le regioni del Sud. In risposta alle critiche sull’interesse a difendere l’unità nazionale, Salvini ha suggerito che, forse, l’obiettivo reale di alcuni potrebbe essere la difesa delle proprie poltrone, mal gestite da troppo tempo.