![Equità nella filiera agricola: sfide e soluzioni per gli agricoltori 1 20240208 175722 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240208-175722-1.webp)
Protesta agricoltori: una rivisitazione necessaria della filiera
Protesta agricoltori: da circa tre settimane fa, gli agricoltori hanno dato voce alle proprie preoccupazioni in maniera sempre più decisa. ‘La cosa più importante era rivedere la filiera: non è possibile che al produttore vadano spiccioli,’ afferma un interlocutore. La questione centrale risiede nell’evidente squilibrio economico che penalizza chi lavora la terra. Se al supermercato un prodotto viene venduto a 100, al produttore dovrebbero spettare tra 40 e 60, al netto delle trasformazioni. Questo sbilanciamento è il nocciolo del problema, richiedendo una profonda revisione della filiera per garantire equità a tutte le parti coinvolte.
Una responsabilità condivisa in campo agricolo
Responsabilità condivisa: nessuno è immune, compresi gli stessi agricoltori. Ci siamo accomodati, fidandoci dei contributi statali che favorivano certe coltivazioni a discapito di altre. Tuttavia, con la diminuzione di risorse economiche, tali agevolazioni sono state ridotte. Inoltre, i sindacati hanno un ruolo chiave nell’ottica delle richieste di contributi e variazioni colturali. ‘Spesso le sigle ti propongono di aderire ad uno dei tanti contributi, creando disuguaglianze nell’accesso alle risorse disponibili.’ La gestione del fascicolo aziendale tramite il Sian è fondamentale, e la gestione interna potrebbe rappresentare una soluzione per evitare disparità e favoritismi.Sfide politiche ed europee: il coinvolgimento delle istituzioni a livello regionale e nazionale è cruciale per garantire trasparenza ed equità. Tuttavia, le difficoltà nel controllo delle richieste e la distribuzione dei fondi evidenziano carenze strutturali. A livello europeo, le leggi spesso complesse e influenzate dalle richieste degli Stati membri complicano ulteriormente il quadro. ‘La mancanza di una programmazione efficace nella distribuzione dei fondi rischia di accentuare le disuguaglianze, anziché ridurle.’ La situazione si complica ulteriormente con le dichiarazioni incerte delle sigle di categoria e le scelte politiche poco lungimiranti che non affrontano in maniera risoluta le questioni agricole.