![Scioglimento Giurì d'Onore: Fontana sciolto, Meloni e Conte al centro della polemica 1 20240208 162120](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240208-162120.webp)
Mes: Scioglimento del Giurì d’Onore dopo Dimissioni dei Componenti
Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha sciolto il Giurì d’onore costituito per indagare sulle accuse di Giorgia Meloni a Giuseppe Conte riguardo all’approvazione della riforma del Mes. Fontana ha preso atto del ritiro dell’istanza dopo le dimissioni dei membri del Pd e di Alleanza Verdi e Sinistra.
La vicepresidente di turno, Anna Ascani del Pd, ha dichiarato in Aula a Montecitorio che la presidenza ‘prende atto del ritiro dell’istanza’ senza entrare nel merito delle considerazioni espresse nella lettera di Conte. Quest’ultimo aveva richiesto lo scioglimento immediato del Giurì a causa della mancanza di imparzialità, dopo le dimissioni dei membri di centrosinistra Stefano Vaccari e Filiberto Zaratti. Questi sostenevano che le sedute si erano focalizzate su interpretazioni di parte per favorire la premier.
Il Ruolo e la Funzione del Giurì d’Onore
Il Giurì d’onore è un organo attivabile su richiesta di un parlamentare che reputi compromessa la propria onorabilità da dichiarazioni rilasciate in Aula. Non ha poteri sanzionatori, ma si limita a ‘decidere chi ha ragione’ e a riferirlo all’Assemblea senza votazioni.
Formato a gennaio su richiesta di Conte, il Giurì si era occupato delle accuse di Meloni riguardo all’approvazione del Mes da parte del governo. Meloni aveva sostenuto che l’accordo fosse stato raggiunto senza consultare il Parlamento, ma ciò è risultato essere falso. Il Parlamento era stato consultato il 9 dicembre 2020, e un’accordo politico era stato approvato da entrambe le Camere per la riforma del trattato del Mes. L’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva incaricato l’ambasciatore italiano di sottoscrivere l’accordo, che fu firmato il giorno dopo le dimissioni dell’esecutivo.
Prima di annunciare lo scioglimento in Aula, Fontana ha incontrato il presidente del Giurì, il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, per comunicargli la decisione. Mulè ha ringraziato Fontana per l’accuratezza del lavoro svolto e l’aderenza al regolamento, schierandosi contro le accuse dell’opposizione. Il deputato azzurro ha ribadito la correttezza del procedimento seguito e ha respinto le critiche dell’opposizione, sostenendo di non aver favorito Meloni.
Mulè ha dichiarato che i giurati di centrodestra non erano prevenuti a favore di Meloni e che la maggioranza non aveva ancora preso decisioni definitive. Ha sottolineato che non era stata negata una relazione di minoranza e ha criticato Conte e i membri dimissionari di centrosinistra per le loro accuse infondate. In una conferenza stampa, Mulè ha difeso il suo ruolo di arbitro, sottolineando l’obiettività della procedura seguita e respingendo le accuse di parzialità.