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Nuovo Codice della Strada: Circolazione di Moto e Scooter 125 sulle Autostrade
Il governo italiano ha recentemente aperto le autostrade e le tangenziali alla circolazione di moto e scooter di 125 cc. Questa decisione è stata presa in seguito all’approvazione di un emendamento al disegno di legge di riforma del Codice della Strada da parte della commissione Trasporti della Camera. L’emendamento permette ora ai veicoli di queste cilindrate di accedere alle arterie a scorrimento veloce, allineando l’Italia agli standard europei che già consentono la circolazione di moto e scooter 125 su autostrade e principali strade extraurbane.
L’emendamento comporta alcune restrizioni: il conducente deve essere maggiorenne e in possesso di una patente A, B o di categoria superiore, oppure avere almeno due anni di esperienza con una patente A1 o A2. Questa novità è stata accolta positivamente dopo anni di discussioni e resistenze sul permesso di accesso a strade a pedaggio per questi veicoli. L’approvazione è giunta dopo pareri favorevoli, in particolare dalla polizia stradale e dall’ufficio legislativo del ministero dei Trasporti.
Reazioni e Impatto del Cambiamento
La scelta di aprire le autostrade ai veicoli di 125 cc è stata accolta con favore da diverse parti interessate. Secondo fonti vicine al dossier, questa decisione ha una logica evidente: ‘considerato che il 60% dei 125 cc in circolazione ha una potenza paragonabile o superiore ai modelli tra 150 e 200 cc’. L’emendamento ha modificato l’articolo 175 comma 2 del codice stradale, consentendo la circolazione anche ai veicoli di cilindrata inferiore. La Lega ha elogiato questa svolta come un ‘intervento di buonsenso atteso da anni’ che allinea l’Italia al resto d’Europa, semplificando la vita agli utenti delle due ruote. Anche i produttori si sono espressi positivamente, con il presidente di Confindustria Ancma, Paolo Magri, che ha sottolineato l’importanza di questa misura per l’industria e gli utenti della strada. Tuttavia, non tutti condividono in pieno questa decisione: l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ha evidenziato l’importanza di avere conducenti consapevoli e responsabili al volante, indipendentemente dalla cilindrata del veicolo.
Ulteriori Modifiche al Codice della Strada
La commissione Trasporti della Camera continuerà a esaminare gli emendamenti alla riforma del codice stradale nei prossimi giorni. Tra i temi ancora in discussione, vi sono le modifiche sulla destinazione dei proventi delle violazioni accertate dalla polizia locale. Alcune forze bipartisan ritengono che una eccessiva specificazione nella destinazione dei proventi possa creare difficoltà agli enti locali. È importante notare che la riforma, composta da 18 articoli, introduce sanzioni più severe per chi guida sotto l’effetto di alcol e droghe, con particolare attenzione ai recidivi. Non vi sono modifiche ai limiti alcolemici attuali, ma è previsto il tasso alcolemico zero per chi è stato già condannato per guida in stato di ebbrezza. Inoltre, è previsto l’obbligo di installare l’alcolock sui veicoli e la revoca della patente per coloro che risultano positivi ai test per droghe.