Disparità Nord-Sud nella Salute Pubblica Italiana
Al Sud pochi screening e più morti di cancro: I dati sul tasso di mortalità oncologica evidenziano una netta disparità tra il Nord e il Sud Italia. Con 9,6 morti ogni diecimila abitanti nelle regioni meridionali contro 8 del Settentrione, la situazione diventa critica. Le donne, in particolare, registrano un tasso del 8,2% nel 2022, in aumento rispetto agli anni precedenti. Questi numeri non fanno che ribadire come l’aspettativa di vita nel Mezzogiorno sia la più bassa a livello nazionale, con una media di 81,7 anni alla nascita.
Divario Nord-Sud: Impatto sulla Salute Pubblica
Lo studio presentato dalla Svimez, in collaborazione con Save the Children, mette in luce in maniera drammatica la divisione del Paese in termini di diritto alla salute. Secondo gli autori, questo divario potrebbe ampliarsi ulteriormente, soprattutto se confermati i timori sull’autonomia differenziata. Il Mezzogiorno, secondo gli indicatori BES, è la zona caratterizzata dalle peggiori condizioni di salute, come riportato nel Rapporto presentato. Le storie di due donne di 60 anni affette da tumore in aree geografiche diverse sottolineano in modo efficace e reale le disparità di approccio e conseguenze che si riscontrano nel Paese.
Riparto delle Risorse e Impatto Economico
Le differenze economiche tra le regioni meridionali e settentrionali si riflettono nei ritardi registrati nel Sud in termini di risorse sanitarie. La Svimez evidenzia che la distribuzione regionale delle risorse non rispecchia i reali bisogni di cura e assistenza, influenzati da fattori socio-economici non considerati nei criteri di riparto. I dati sulla spesa sanitaria confermano che al Sud i livelli di spesa per abitante sono inferiori alla media nazionale, con valori più contenuti in regioni come la Calabria, la Campania, la Basilicata e la Puglia. Questa disparità nella spesa sanitaria riflette un problema strutturale che contribuisce alle disuguaglianze nel sistema sanitario italiano.
I piani di rientro per la riduzione della spesa nel Sud hanno portato a miglioramenti, ma non hanno fermato le migrazioni sanitarie verso il Centro e il Nord. Nel 2022, un terzo delle donne calabresi affette da tumore al seno si è recato in ospedali del Nord per ricevere cure, evidenziando una situazione in cui le regioni del Sud continuano a perdere pazienti per patologie gravi. Questo fenomeno evidenzia la necessità di considerare fattori socio-economici nei criteri di riparto per garantire un sistema sanitario nazionale equo e accessibile su tutto il territorio italiano.