Diciassettenne arrestato a Varese per le coltellate alla prof – AMMISSIONI E SCUSE
Scusate. Ho colpito a caso. E non volevo uccidere: queste le parole del giovane davanti ai magistrati nella vicenda che ha scosso Varese. Il ragazzo, anziché avvalersi del silenzio, ha deciso di affrontare la giustizia. Nonostante la richiesta di arresti domiciliari da parte dei legali, resterà detenuto. Si prospetta il trasferimento in un’altra struttura, considerando la sua giovane età e lo stress vissuto. I suoi avvocati hanno rivelato: “Il nostro assistito ha affermato di avere vissuto una condizione di grave stress”.
PERCHÉ?
Nonostante si contesti la premeditazione, potrebbe esserci un movente legato a contrasti sul percorso scolastico. L’istituto ha chiarito che non si tratta di vere bocciature, ma di valutazioni nel corso degli anni. Il ragazzo aveva iniziato un percorso tecnico che è stato cambiato in uno commerciale, con periodi di tirocinio. Durante le riunioni con docenti e genitori, non sono emersi segnali premonitori di violenza. Cosa è cambiato? Saranno le indagini a fornire risposte.
In particolare, la professoressa ferita, Sara Campiglio, sta mostrando un netto miglioramento. Dopo l’intervento chirurgico, le sue condizioni sono stabili e il drenaggio è stato rimosso. L’assessore Simona Tironi ha annunciato una visita alla donna in ospedale. Non emergono segni di litigi pregressi con il giovane accusato. La sua degenza continua presso la Chirurgia generale dell’ospedale di Circolo.