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Disuguaglianze Sanitarie Nord-Sud in Italia: Analisi e Dati Preoccupanti
L’ultimo report sulla sanità in Italia mette in luce un divario sempre più ampio tra il Nord e il Sud del paese, evidenziando condizioni sanitarie più precarie nel meridione. Servizi di prevenzione e cura carenti, una minore spesa pubblica sanitaria e distanze maggiori da percorrere per ricevere assistenza delineano un quadro preoccupante. Secondo il rapporto ‘Un Paese, due cure. I divari Nord-Sud nel diritto alla salute’, promosso da Svimez e Save the Children, "aumentare la spesa sanitaria è la priorità nazionale". Si sottolinea la necessità di correggere il metodo di riparto regionale del Fondo per tener conto dei maggiori bisogni nei territori più svantaggiati.
Il 2022 ha visto un’elevata migrazione sanitaria verso il Centro e il Nord da parte dei pazienti meridionali, con il 44% dei migranti sanitari residente nel Mezzogiorno. In particolare, per le patologie oncologiche, il 22% dei pazienti meridionali ha dovuto spostarsi per ricevere cure in regioni diverse da quelle di residenza. Save the Children indica un aumento anche nelle migrazioni sanitarie pediatriche dal Sud verso il Centro-Nord, con un 8,7% di pazienti pediatrici che si recano per cure in regioni diverse da quelle di residenza. Questi dati allarmano sulle disparità di accesso alle cure e sulla necessità di migliorare l’equità sanitaria nel paese.
Povertà Sanitaria e Disuguaglianze Territoriali
La crescita della spesa sanitaria in Italia si è arrestata dopo l’emergenza Covid, ma i divari territoriali rimangono significativi. Secondo il Centro per la ricerca economica applicata in sanità (Crea), il 6,1% delle famiglie italiane si trova in povertà sanitaria, con una percentuale più alta nel Mezzogiorno (8%) rispetto al Nord-Est (4%). La speranza di vita è minore di 1,5 anni al Sud, con una mortalità per tumore più elevata rispetto al Nord. Il dg della Svimez, Luca Bianchi, sottolinea che "il divario di cura si traduce in minori aspettative di vita e più alti tassi di mortalità nel Mezzogiorno". Raffaela Milano di Save the Children evidenzia come la povertà familiare incida sui percorsi di prevenzione e sull’accesso alle cure per i bambini, sottolineando la necessità di un impegno istituzionale per garantire servizi adeguati.
La classifica degli interventi di chirurgia oncologica evidenzia ulteriori disuguaglianze, con il Nord in testa rispetto al Centro. Secondo la Rete Oncologica Pazienti Italia (Ropi), il settentrione si conferma leader per centri ‘sopra soglia’, garantendo un numero elevato di operazioni. Il Sud mostra una crescita, ma solo tre Regioni, Puglia, Campania e Sicilia, coprono tutte le patologie considerate. La qualità dei percorsi assistenziali rimane un punto critico, con quasi la metà degli ospedali che effettuano interventi sotto soglia. Questi dati evidenziano la necessità di interventi mirati per ridurre le disuguaglianze e garantire un accesso equo alle cure in tutta Italia.