Naufragio di Cutro: Condanna dello scafista turco Gun Ufuk
Condanna a 20 anni di uno degli scafisti, Gun Ufuk, cittadino turco di 29 anni, per il naufragio di Cutro, in cui persero la vita 98 migranti. Il giudice Elisa Marchetto ha emesso la sentenza con venti anni di reclusione, 3 milioni di multa, e risarcimento per tutte le vittime, accogliendo le richieste del pubblico ministero Pasquale Festa. Ufuk, reo confesso, ha ammesso di essere stato uno dei quattro scafisti della Summer Love, schiantatasi un anno fa nelle secche antistanti Cutro.
Durante l’udienza, Ufuk ha riconosciuto gli altri tre scafisti e ha ammesso il suo ruolo di motorista nell’imbarcazione. Dopo lo schianto, è riuscito a raggiungere la riva a nuoto e successivamente ha lasciato l’Italia per la Germania, dove è stato arrestato in Austria. In aula, ha sostenuto di essere un perseguitato politico in Turchia, motivando la sua fuga con presunti legami con un movimento oppositore al governo. Il suo avvocato, Salvatore Falcone, ha invocato l’attenuante della necessità di fuggire dal proprio paese per motivi politici.
Versione dello Scafista
Durante la sua difesa, Ufuk ha narrato di essere stato coinvolto nel tentativo di golpe del 2016 in Turchia, il che avrebbe portato alla sua detenzione per otto mesi nel 2019. Afferma di essere stato costretto a presentarsi regolarmente alla polizia e di avere divieto di lasciare il paese. Per mancanza di mezzi economici, avrebbe accettato il ruolo di meccanico sulla barca coinvolta nel tragico naufragio. Ha descritto il momento dell’impatto e il successivo panico a bordo, che lo ha spinto a tuffarsi in mare e nuotare fino a raggiungere la riva. Pur condividendo l’accaduto, ha sostenuto di essere fuggito a causa della confusione generale e del timore per la propria incolumità.