![Protesta a Sanremo contro il rigassificatore tra Savona e Vado: la voce della resistenza ambientale 1 20240207 115916](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240207-115916.webp)
No al rigassificatore tra Savona e Vado: la voce della protesta a Sanremo
Sanremo: Un centinaio di manifestanti ha fatto sentire la propria voce a Sanremo, opponendosi con fermezza all’idea di posizionare una nave rigassificatrice tra Vado e Savona. Nonostante il traffico generato dal Festival, due pullman sono riusciti a raggiungere la passeggiata Salvo d’Acquisto, diventando il punto di ritrovo degli attivisti savonesi.
Il dissenso e le motivazioni della protesta
«I motivi del dissenso sono arci noti e solo chi non vuole ascoltare non li ha compresi. Il presidente Toti deve sapere che noi non ci fermeremo, andremo avanti con ogni mezzo per evitare questa catastrofe ambientale», ha dichiarato Franca, una delle promotrici della manifestazione. La scelta di posizionare la nave rigassificatrice nel savonese è stata fortemente criticata, soprattutto considerando l’approvazione dell’ex sindaco di Vado Ligure, Monica Giuliano, a questa proposta. Franca sottolinea che oltre alle implicazioni ambientali negative, l’impianto rappresenterebbe un grave ostacolo per lo sviluppo economico della provincia, in netto contrasto con il modello di crescita adottato. La determinazione dei cittadini savonesi è chiara: non vogliono la nave rigassificatrice.
La mobilitazione e la determinazione dei cittadini
La protesta a Sanremo è solo uno dei tanti passi compiuti dai cittadini per contrastare l’installazione del rigassificatore. La mobilitazione popolare si intensifica, con una vasta partecipazione che dimostra il forte attaccamento alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del territorio. La presenza dei manifestanti a Sanremo rappresenta un chiaro segnale alle istituzioni e alle autorità competenti: il dissenso è radicato e la battaglia per bloccare il progetto è pronta a ogni evenienza. La determinazione della comunità savonese è palpabile e si riflette in ogni azione intrapresa per contrastare l’implementazione di un’opera ritenuta dannosa e inaccettabile per il proprio territorio.