Piemonte: Acqua contaminata da Pfas, una situazione allarmante
La contaminazione da Pfas nelle acque potabili del Piemonte si rivela un problema più diffuso di quanto precedentemente stimato. Non solo l’area della provincia di Alessandria è interessata, ma anche oltre 70 comuni della città metropolitana di Torino, incluso il capoluogo, forniscono acqua contenente Pfas. Questa è una delle poche aree monitorate nella regione, mentre per molte province piemontesi mancano dati sulla contaminazione da Pfas. Queste molecole, utilizzate in processi industriali e impossibili da degradare, rappresentano un rischio per la salute umana.
La richiesta dei dati e le risposte delle istituzioni
Greenpeace ha richiesto dati sulle analisi dell’acqua potabile svolte dagli enti pubblici piemontesi, ottenendo risposte eterogenee. Solo il 23% degli enti ha fornito i dati richiesti, mentre il 23,2% non ha risposto affatto. Alcuni hanno giustificato l’assenza di dati citando l’entrata in vigore futura della direttiva europea sui Pfas, mentre altri hanno segnalato l’assenza di leggi nazionali che impongano limiti alla presenza di queste sostanze. La mancanza di controlli è stata addirittura attribuita a specifiche richieste di Arpa Piemonte.
La situazione dei dati comunicati rivela che il 51% dei campioni analizzati presentava tracce di Pfas, con le maggiori positività riscontrate nella provincia di Alessandria. In cinque comuni lungo il fiume Scrivia sono stati trovati alti livelli di Pfoa, con concentrazioni variabili. La produzione di questi composti avviene ancora presso lo stabilimento di Solvay Specialty Polymers, a Spinetta Marengo, il principale responsabile della contaminazione. Greenpeace ha evidenziato lacune nei monitoraggi degli enti pubblici, con interventi non uniformi e talvolta tardivi a salvaguardia della salute pubblica.
Diffusione della contaminazione e necessità di azioni immediate
La contaminazione da Pfas non si limita all’Alessandrino: anche nella Città Metropolitana di Torino sono presenti oltre settanta comuni con acqua contaminata. Il C6O4, prodotto a distanza nello stabilimento di Solvay ad Alessandria, inquina le reti idriche di numerosi comuni. Greenpeace ha raccolto 15 campioni di acqua potabile in Piemonte, rilevando la presenza di Pfas in 5 campioni. I livelli di contaminazione, come nel caso di Galliate in provincia di Novara, superano le soglie considerate sicure in altre nazioni.
È urgente che le istituzioni locali agiscano con trasparenza, mettendo a disposizione dei cittadini tutti i dati sulla contaminazione da Pfas e intervenendo prontamente sulle fonti inquinanti. La salute pubblica è a rischio, e solo con azioni tempestive e efficaci si potrà affrontare questa emergenza ambientale che coinvolge gran parte del territorio piemontese.