Milano mai più ‘capitale della Scia’, pensiamo ai cittadini e non solo ai turisti
L’analisi critica di Lucia Tozzi
Lucia Tozzi, studiosa delle politiche urbane con un background nel giornalismo, porta alla luce una critica costruttiva riguardo a Milano come ‘capitale della Scia’. Tozzi sottolinea che la critica rappresenta un atto d’amore e che, nonostante le controversie, Milano è il luogo che ha scelto per vivere e crescere suo figlio. Il suo libro, ‘L’invenzione di Milano. Culto della comunicazione e politiche urbane’, evidenzia il delicato equilibrio tra comunicazione, politiche urbane e identità cittadina.
La sfida di cambiare le politiche urbane
Tozzi mette in luce una realtà critica: l’immagine di Milano come metropoli splendente e attrattiva è offuscata da scandali e contese giudiziarie. Questo impatta non solo sul prestigio della città, ma potenzialmente rallenta gli investimenti e mina la fiducia degli attori economici. È urgente un cambio di rotta: le campagne di marketing hanno privilegiato l’immagine a discapito della sostenibilità e della coesione sociale. È tempo di riconsiderare le priorità, investendo in cultura, ricerca e servizi per una Milano autentica e inclusiva.
‘Dall’Expo in poi i milanesi vengono trattati alla stregua di turisti della propria città. Una città che devono a tutti i costi scoprire, visitare in ogni angolo segreto, e di cui è imperativo essere orgogliosi e soddisfatti.’
‘Milano è sempre quella, perché non è mai la stessa’, afferma Tozzi, sottolineando il paradosso di una città in cui la percezione del benessere contrasta con crescenti disuguaglianze e problematiche socio-economiche. La retorica del marketing può celare le criticità, ma è indispensabile un’azione concreta per garantire equità, giustizia e qualità della vita per tutti i cittadini.
La necessità di un cambiamento di paradigma
Tozzi invita a una riflessione profonda sul modello attuale, proponendo una visione alternativa per Milano. Rifiutando il confronto con megalopoli come Londra o New York, sottolinea l’importanza di deconcentrare la ricchezza urbana e globale. Questo richiede un impegno costante e idee innovative, ma promette la creazione di spazi più vitali e inclusivi, lontani dagli stereotipi luxury green.
‘Milano è una città ancora molto bella e insieme possiamo salvarla.’ Tozzi sottolinea la necessità di un’azione immediata: costruire in modo sostenibile, preservare spazi pubblici, mantenere servizi di alta qualità e ridurre la mercificazione dello spazio urbano. L’obiettivo è trasformare Milano in una città pensata per i suoi abitanti, non solo per attrarre flussi turistici e finanziari. Uno spazio urbano autentico e accogliente richiede la cura degli spazi pubblici, la promozione dell’incontro e un sistema di welfare universale e accessibile per tutti.