Trapianto di microbiota: Una svolta nel trattamento pediatrico
Un trapianto di microbiota su un bambino di tre anni al Sant’Orsola di Bologna ha segnato un successo rivoluzionario nel campo medico. Il piccolo, proveniente dalla Bosnia con la sua famiglia, è stato sottoposto a questo intervento in seguito alla diagnosi di leucemia mieloide, una malattia con esiti spesso sfavorevoli. L’equipe di oncoematologia pediatrica ha optato per un trapianto di cellule staminali emopoietiche, provenienti dalla madre del bambino. Dopo un periodo iniziale di remissione, si è verificata la comparsa di GvHD intestinale, una condizione avversa derivante dal trapianto.
“Un caso eccezionale e approvato”
Il trapianto di microbiota, raramente eseguito su bambini e autorizzato principalmente per infezioni specifiche, è stato un’opzione considerata in via eccezionale. Riccardo Masetti, dell’Irccs, ha spiegato che la decisione è stata presa quando il sistema immunitario del paziente è diventato troppo instabile dopo terapie convenzionali, aumentando il rischio di infezioni letali. Grazie a una procedura autorizzativa speciale, il trapianto è stato effettuato con successo, portando a un miglioramento repentino delle condizioni del bambino e alla regressione dei sintomi.
“Ricerca e applicazione pratica: il trionfo della scienza”
L’intervento al Sant’Orsola rappresenta un’eccellente combinazione tra ricerca scientifica e applicazione clinica diretta. Il direttore generale dell’Irccs, Chiara Gibertoni, sottolinea l’importanza di portare avanti studi che influenzino positivamente la pratica medica. Il successo del trapianto di microbiota è stato preceduto da ricerche pubblicate su riviste di prestigio internazionale, dimostrando il legame tra microbiota sano e esiti favorevoli nei trapianti. Inoltre, il centro è già proiettato verso nuove frontiere, vincendo un finanziamento per utilizzare questa tecnica innovativa anche nei pazienti in attesa di trapianto di fegato.