![Assalto al portavalori in Sardegna: dettagli sull'audace rapina da record 1 20240205 221522](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240205-221522.webp)
Sardegna sotto assedio: rapina al portavalori da record
Sardegna – La Sardegna è sotto shock a seguito di un audace assalto ai danni di un portavalori, con un bottino stimato intorno ai 4 milioni di euro. Tuttavia, le stime suggeriscono che il colpo potesse fruttare ben più di quanto ottenuto. I banditi, operanti con precisione militare, erano in possesso di informazioni dettagliate e avevano pianificato l’attacco in ogni minimo dettaglio.
Una fuga orchestrata con maestria
Il commando, composto da individui ben addestrati, era riuscito a svuotare due veicoli blindati e stava per mettere le mani su un terzo, contenente più di 2 milioni di euro, quando una voce improvvisa li ha spinti alla ritirata. Con il bottino parzialmente in loro possesso, i criminali sono fuggiti scavalcando le barriere stradali e dirigendosi verso l’interno della Sardegna, abbandonando le auto utilizzate e disperdendosi in piccoli gruppi.
Le autorità, a seguito del colpo, hanno intensificato le ricerche con posti di blocco, perlustrazioni e sorvoli elicotteristici, concentrando gli sforzi soprattutto nella provincia di Nuoro. Le indagini suggeriscono che l’operazione criminale sia stata guidata da una mente esperta, con competenze militari, capace di organizzare un assalto così ben strutturato e coordinato.
Interrogativi e allarmi sulla sicurezza
Nonostante la prontezza di intervento delle forze dell’ordine, la banda era riuscita a dileguarsi, evitando possibili scontri a fuoco che avrebbero potuto trasformare il colpo in una tragedia. Tuttavia, i sindacati del personale delle agenzie portavalori sollevano delle perplessità riguardo alla sicurezza del trasporto di valori come questo.
Claudia Garau, rappresentante dell’UGL, pone l’accento su alcune lacune evidenziate durante l’assalto: “Come mai le banconote non erano protette dal sistema Spumablock e perché mancava un apripista che avrebbe potuto prevenire l’attacco al convoglio dei blindati?”. Le preoccupazioni sulla sicurezza sono legittime, considerando la perizia con cui i criminali hanno agito, mettendo in discussione i protocolli attuali di trasporto valori.