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Il Canone Rai e gli Over 75: Pochi i Beneficiati dall’Esenzione
In Italia, il dibattito sul Canone Rai si arricchisce di nuovi dati: secondo un’elaborazione dell’Adnkronos basata su cifre dell’Istat e del Mef, gli over 75 ‘salvi’ dal pagamento del Canone Rai sono appena il 2,2% del totale. Soltanto 164.000 su 7,3 milioni di anziani non dovranno versare il tributo, registrando così un mancato gettito per l’erario di circa 11,5 milioni di euro su un totale di 1,85 miliardi di euro di incassi. Questo dato mette in evidenza come la soglia di esenzione, fissata in base a requisiti stringenti come un reddito annuo personale e coniugale non superiore a 8.000 euro e l’assenza di conviventi con redditi propri, limiti fortemente l’accesso al beneficio.
Un Abbonamento in Calo ma Compensato
Da quest’anno, l’abbonamento alla Rai scende a 70 euro annui, rispetto ai 90 euro richiesti nel 2023. Sebbene questo taglio preveda minori entrate per 430 milioni di euro, il governo assicura che tali perdite saranno compensate da un equivalente contributo statale. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha evidenziato che il calo dell’abbonamento rappresenta soltanto “l’inizio di un percorso virtuoso” che mira alla completa cancellazione del canone entro il 2027.
La Storia del Canone e le Prospettive Future
Introdotta nel lontano 1938, la tassa sul possesso di apparecchi riceventi è stata spesso oggetto di discussione e controversia. Accusata di essere “anacronistica e ingiusta”, in quanto applicata a tutti coloro che possiedono un apparecchio televisivo indipendentemente dall’uso, il Canone Rai ha subìto varie trasformazioni nel corso dei decenni. L’ultimo significativo cambiamento si deve a Matteo Renzi che, nel 2016, ha rivoluzionato il sistema di pagamento includendo il canone nella bolletta elettrica, portando il tributo da 113 euro a 100 euro e, successivamente, a 90 euro.
Rivoluzione del Canone Rai: Una Graduale Scomparsa
Il governo attuale ha delineato un piano per ridurre il Canone Rai del 20% annuo fino alla sua totale eliminazione. Questa decisione segue le critiche rivolte al sistema attuale e si propone di cancellare una tassa considerata da molti obsoleta. La strategia delineata mira a una progressiva diminuzione dell’imposta, che dovrebbe concludere il suo ciclo vitale entro cinque anni.
Il Canone nelle Bollette: Una Svolta Contro l’Evasione
Il Canone Rai ha conosciuto la sua quota più elevata quando raggiunse i 113 euro, incremento dovuto in parte al livello di evasione fiscale che gravava sul sistema. Con l’inserimento del canone direttamente nelle bollette della luce, il governo Renzi aveva perseguito una strategia di contrasto all’evasione, riuscendo a ridurre il costo e ad aumentare il numero degli abbonamenti pagati, che passarono da 16 a 22 milioni. Questa mossa ha rappresentato una svolta significativa nella gestione del tributo e nella lotta all’evasione.
Conclusioni Parziali
La direzione intrapresa dal governo attuale suggerisce una volontà di allontanarsi dalle imposte percepite come non più in linea con il contesto mediatico e tecnologico contemporaneo. La riduzione progressiva del Canone Rai e la sua prevista cancellazione rappresentano un riadattamento delle politiche fiscali alle esigenze e alle aspettative dei cittadini. Tuttavia, la situazione esistente rivela che, nonostante gli sforzi e le modifiche, il numero di persone che effettivamente beneficiano delle esenzioni è ancora limitato, lasciando spazio a ulteriori riflessioni sulle politiche sociali e sulla distribuzione del carico fiscale tra i cittadini.
Foto Credits: adnkronos.com