La Rai verso il trasloco all’Eur e i risultati positivi del bilancio
In un contesto mediatico spesso incline alle fake news, la Rai si distingue per aver chiuso l’anno con un bilancio che supera le aspettative, marcando un periodo definito dall’amministratore delegato Roberto Sergio come ‘entusiasmante’. La gestione di Sergio, insieme a quella del direttore generale Giampaolo Rossi, ha portato a risultati notevoli: l’indebitamento dell’azienda è stato significativamente ridotto, passando da una previsione di 650 milioni a una realtà di 568 milioni, evidenziando un risparmio di 82 milioni di euro.
Questa performance finanziaria si accompagna al raggiungimento di un pareggio di bilancio consolidato, che segnala il recupero di circa 40 milioni di euro rispetto al budget previsto per il 2023. Un risultato che, secondo Sergio, è frutto di una gestione oculata e di una crescita dei ricavi pubblicitari. Tutti i membri del Cda hanno espresso il proprio favore verso il bilancio, ad eccezione del rappresentante dei dipendenti, Davide Di Pietro, che ha preferito astenersi per alcune perplessità non risolte.
La sede Rai si sposta: una rivoluzione geografica e aziendale
Un’altra novità significativa per la Rai riguarda il trasloco della sede da Viale Mazzini a una nuova ubicazione. Dopo aver valutato diverse opzioni, l’azienda ha deciso di trasferirsi temporaneamente in un edificio precedentemente occupato da Wind, situato su via Cristoforo Colombo, vicino all’Eur. Questa mossa, che si prevede durerà dal 2025 al 2027, rappresenta una vera e propria rivoluzione, non solo in termini di geografia aziendale ma anche per quanto riguarda la logistica e l’organizzazione del lavoro.
La decisione di traslocare nasce dalla necessità di sottoporre il palazzo storico di Viale Mazzini a una radicale ristrutturazione. Il cambio di sede, sebbene temporaneo, è stato accolto con interesse, poiché segna un importante capitolo nella storia della Rai, azienda che ha sempre avuto un ruolo centrale nella cultura e nell’informazione italiana.
Le strategie future e la programmazione estiva
Il Consiglio di Amministrazione non si è limitato a discutere i risultati finanziari e il trasloco, ma ha anche esaminato l’avanzamento del piano industriale, che include strategie per l’informazione, la gestione e la produzione di contenuti. È emerso che, contrariamente a quanto riportato da alcune voci, la programmazione estiva non verrà meno alla qualità: saranno infatti trasmesse le repliche di trasmissioni di giornalismo d’inchiesta di successo come Report e Presa Diretta.
Le voci riguardanti importanti figure televisive come Federica Sciarelli e Fiorello sono state chiarite. Sciarelli continuerà la sua collaborazione con la Rai, e Fiorello, noto per le sue decisioni estive riguardo ai progetti futuri, ha smentito un passaggio al Nove, esprimendo invece il desiderio di tornare alla radio, il suo primo amore. Queste dichiarazioni rafforzano l’immagine di una Rai che, nonostante le sfide, rimane un punto di riferimento per qualità e innovazione nel panorama mediatico italiano.
La Rai si appresta quindi a vivere una fase di trasformazione, con un bilancio che dimostra solidità finanziaria e progetti ambiziosi che ne delineano il futuro. Il trasloco della sede e l’attenzione alla qualità dei contenuti sono segnali di una volontà di rinnovamento che, tuttavia, non dimentica la tradizione di eccellenza che ha sempre caratterizzato l’azienda. Nel frattempo, l’assemblea dei soci si prepara per il rinnovo degli organi sociali, un appuntamento che potrebbe introdurre ulteriori novità nella governance dell’ente pubblico, in un anno che si prospetta ricco di sfide e opportunità.