![Il ritrovamento di un ragazzo scomparso: una storia di speranza e collaborazione internazionale 1 20240402 085735](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240402-085735.webp)
La scomparsa e il ritrovamento di un ragazzo di 16 anni, originario di Colico, hanno tenuto con il fiato sospeso l’opinione pubblica e le forze dell’ordine per oltre una settimana. La vicenda ha avuto un lieto fine quando il giovane è stato ritrovato nella mattinata di venerdì nella concitata zona della Stazione Centrale di Milano, dove era arrivato dopo un’incredibile ‘fuga’ che lo ha portato fino ai confini del Montenegro.
L’odissea di un giovane lombardo
Il sedicenne era scomparso il 21 marzo, lasciando dietro di sé un vuoto di notizie che ha subito mobilitato le forze dell’ordine e preoccupato la comunità. Le ultime immagini disponibili lo mostravano proprio nella Stazione Centrale di Milano, intento a girare tra i negozi e a consumare un gelato, in quello che sembrava un giorno come tanti altri. La sua presenza in compagnia di un’altra persona, inizialmente ipotizzata, è stata successivamente smentita dalla procura.
Un ritrovamento fortuito
Il ritrovamento è stato possibile grazie all’attenzione di una coppia di viaggiatori che, avendo riconosciuto il ragazzo, ha immediatamente allertato il personale di Fs Security. Quest’ultimo, a sua volta, ha richiesto l’intervento della Polizia Ferroviaria, portando al felice epilogo della vicenda. ‘Le ricerche condotte sia sul territorio nazionale che estero, con la fattiva collaborazione di tutte le Istituzioni, il coordinamento della Prefettura di Lecco e le direttive investigative della Procura del capoluogo lecchese, hanno permesso di ricostruire’ il percorso del giovane, come spiegato dai carabinieri di Lecco.
Il ragazzo, dopo aver preso un treno la mattina del 21 marzo dalla stazione Fs di Morbegno, era arrivato alla stazione ferroviaria di Milano Centrale, da dove poi era scomparso. La sua ‘avventura’ lo ha portato a varcare i confini nazionali, arrivando fino al Montenegro. È stato proprio al confine di Karasovici-Sutorina con il Montenegro che il giovane è stato controllato dalla polizia croata, grazie all’attivazione di tutti i canali di cooperazione internazionale di polizia da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Lecco. Vistosi scoperto, ha deciso di fare ritorno in Italia, dove è stato infine ritrovato.
La gratitudine di una famiglia
Il padre del ragazzo, visibilmente sollevato, ha espresso la sua gratitudine verso le forze dell’ordine e tutte le persone che hanno contribuito alle ricerche. ‘Ringrazio le forze dell’ordine e tutte le persone che ci hanno aiutato in questa settimana terribile’, ha dichiarato ai giornalisti, mentre si apprestava a entrare nella sede della Polfer della stazione per riabbracciare suo figlio.
Il ritrovamento del giovane non solleva solo un profondo sospiro di sollievo per la famiglia e per tutti coloro che hanno seguito la vicenda, ma mette in luce anche l’importanza della collaborazione tra le varie forze dell’ordine e l’efficacia dei sistemi di sorveglianza e cooperazione internazionale. La disavventura del giovane di Colico si conclude, così, con un ritorno a casa tanto atteso quanto emozionante, suggellando l’impegno e la dedizione di tutti gli attori coinvolti nelle ricerche.