![Mark Knopfler: tra la leggenda dei Dire Straits e il suo presente solista 1 20240418 174228](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240418-174228.webp)
Mark Knopfler, tra il passato dei Dire Straits e il presente solista: un’intervista esclusiva
Incontrare Mark Knopfler è come fare un tuffo nel tempo, ritrovandosi faccia a faccia con una leggenda vivente del rock che ha definito l’epoca degli anni ’80 con i Dire Straits. Oggi, a 74 anni, Knopfler appare più come un distinto signore che potrebbe passare inosservato in una tranquilla cittadina britannica, piuttosto che come l’icona del rock che ha incendiato i palchi di tutto il mondo. Nonostante la sua band si sia sciolta quasi trent’anni fa, nel 1995, il suo mito rimane più vivo che mai, alimentato ora da un nuovo capitolo solista.
La sua ultima fatica, "One Deep River", è il nono album da solista di Knopfler, un lavoro che aggiunge un nuovo tassello alla sua ricca discografia. L’album sembra fare un tuffo nella memoria, portando l’ascoltatore nelle atmosfere di Newcastle, la città portuale del Nord dove Knopfler è cresciuto. La copertina dell’album, che raffigura il ponte sul Tyne, è solo il primo indizio di un viaggio nostalgico che l’artista propone ai suoi fan.
L’ispirazione dietro "One Deep River" e il ricordo dei primi passi
Parlando dell’ispirazione dietro al nuovo album, Knopfler racconta di "Ahead of the game", un brano che parla dei suoi faticosi esordi. "Facevo il giornalista, cosa che mi ha aiutato a focalizzare chi ero nella vita. E facevo l’insegnante, un mestiere che mi ha letteralmente salvato la vita," riflette l’artista, sottolineando come queste esperienze abbiano plasmato la sua carriera musicale.
Nonostante la sua fama, Knopfler mantiene un atteggiamento umile nei confronti della sua musica e della chitarra, strumento che ha definito la poesia dei Dire Straits e ora della sua carriera solista. "Per me le chitarre sono uno strumento per scrivere canzoni. Non ho mai voluto essere un virtuoso," dichiara, smentendo qualsiasi velleità di eguagliare i grandi nomi della chitarra rock.
La visione di Knopfler sullo showbiz e il ricordo dei Dire Straits
Nel brano "Smart money", Knopfler affronta il tema degli "soldi facili" attraverso la metafora dello showbiz, riflettendo sulla volatilità della fama e delle carriere musicali. "Io sono ancora in giro a vendere dischi, mi sembra da cento anni e c’è gente che sparisce dopo due," osserva, evidenziando come la sua longevità nel panorama musicale sia un caso più unico che raro.
Parlando dei Dire Straits, Knopfler ricorda con affetto i tempi del capolavoro "Brothers in Arms", sottolineando come la fortuna di quel disco sia stata anche frutto del contesto storico, segnato dall’ascesa del CD. Tuttavia, nonostante il successo e la nostalgia dei fan, l’artista è irremovibile sulla possibilità di una reunion: "E non cambierò idea". È stato bello finché è durato, mi sono divertito. Ma io non voglio essere più ‘grande’ di quello che sono oggi, non mi interessa.
Il futuro tra famiglia e musica: nessun tour in vista
Alla domanda su un possibile tour per promuovere "One Deep River", Knopfler rivela di avere al momento altri piani, preferendo dedicarsi alla vita familiare. "Per ora penso di rimanere a casa, insieme a mia moglie, dedicarmi alla famiglia questa volta: perché a scrivere altre canzoni e andare in studio non sto mai male," afferma, lasciando intendere che la musica rimarrà sempre una parte centrale della sua vita, anche se lontano dai riflettori.
Infine, toccando il tema calcistico, Knopfler, tifoso del Newcastle, commenta con una punta di ironia la questione legata al caso Tonali, dimostrando come il suo umorismo britannico non l’abbia mai abbandonato: "Nessuno è perfetto". Così si conclude l’intervista con Mark Knopfler, un artista che, nonostante le glorie del passato, guarda al futuro con la tranquillità e la saggezza di chi ha già scritto pagine indelebili nella storia della musica.