![Mahmood: il fenomeno musicale che ha superato le logiche di Sanremo 1 20240417 054024](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240417-054024.webp)
Il fenomeno Mahmood: dalla Sardegna ai palasport, un viaggio oltre Sanremo
Un successo inaspettato quello di Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, che con il suo ultimo singolo ‘Tuta gold’ ha infranto le logiche del Festival di Sanremo, affermandosi nelle classifiche musicali e conquistando il cuore del pubblico. ‘La domanda che mi sono fatto quando ‘Tuta gold’ è esplosa nelle classifiche è stata: ma è tutto vero?’ ha dichiarato l’artista, mostrando una sorpresa sincera per il clamoroso riscontro ottenuto da un brano nato quasi per caso.
La canzone, che l’artista non riteneva adatta per Sanremo, è diventata un vero e proprio pezzo antiFestival. ‘Io a Sanremo con quel pezzo non ci volevo neppure andare, perché lo consideravo estivo e lontano dalle logiche del Festival; nato per caso in Sardegna la scorsa estate con un ritornello così debole da costringermi a riscriverlo cinque volte prima di trovare la forma giusta’, ha raccontato Mahmood, rivelando il processo creativo dietro al successo.
Un tour estivo che prelude al grande salto nei palasport
Il successo di ‘Tuta gold’ ha aperto le porte a Mahmood per un tour estivo che toccherà città come Perugia, Mantova e Bologna, ma è il salto nei palasport ad ottobre a segnare un vero e proprio traguardo nella carriera dell’artista. ‘Porteremo pure gli elefanti’, ha esclamato l’artista, sottolineando la grandezza dello spettacolo che intende offrire al suo pubblico nei palazzetti. Un traguardo che lo stesso Mahmood definisce pazzesco, soprattutto dopo aver riempito il Forum di Assago in sole ventiquattro ore, un risultato che lo ha lasciato incredulo e felice.
La data ad Assago, prevista per il 21 ottobre, ha visto un tale afflusso di richieste da necessitare l’aggiunta di una replica il giorno successivo, con il tour che proseguirà poi per toccare città come Firenze, Roma e Napoli. Un itinerario che testimonia l’incredibile ascendente dell’artista sul pubblico italiano, capace di trasformare ogni appuntamento live in un evento imperdibile.
Gli insegnamenti della gavetta e le riflessioni sull’esposizione degli artisti
Nonostante il successo e la fama, Mahmood mantiene un approccio umile e riflessivo sul suo percorso artistico. ‘Pure io se mi fosse accaduto tutto questo a 19 anni sarei andato in crisi’, ha detto, pensando a colleghi come Sangiovanni che hanno vissuto momenti di difficoltà. Per Mahmood, la gavetta è stata fondamentale: ‘In questo mestiere la gavetta è la sola a salvarti, consentendoti di crescere piano piano’. Ricorda ancora le parole di un discografico che gli consigliò di lasciar perdere, parole che oggi ritiene fondamentali per la sua crescita personale e professionale.
Quando si parla di esporre le proprie idee e posizioni, Mahmood adotta un approccio equilibrato. ‘Se parli di genocidio fai bene, ma non critico chi non lo fa’, afferma, mostrando rispetto per le scelte personali di ogni artista. Sul delicato tema delle liaisons dangereuses tra hit parade e codice penale, l’artista preferisce non esprimere un giudizio diretto, sottolineando l’importanza di distinguere la persona dall’artista, un principio che ha seguito anche nella sua collaborazione con Massimo Pericolo, rapper noto per i suoi trascorsi burrascosi.
Il cammino di Mahmood è un esempio di come talento, determinazione e una dose di coraggio nel rompere gli schemi possano portare a risultati sorprendenti. Dalla sua ‘Tuta gold’, nata in Sardegna senza pretese di successo, ai grandi palasport italiani, l’artista ha intrapreso un viaggio che va ben oltre il Festival di Sanremo, dimostrando che la musica, quando è autentica e sentita, non conosce barriere né confini.