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Il Rap italiano alla conquista di Sanremo: l’intervista esclusiva a uno dei giudici di Una settimana dopo Sanremo
Una settimana dopo Sanremo, l’eco del Festival della canzone italiana continua a riverberare nell’animo di chi vi ha preso parte. In un’intervista esclusiva, uno dei giudici del talent show Una settimana dopo Sanremo racconta la propria esperienza in questa avventura che ha portato il rap italiano sul palcoscenico più popolare d’Italia.
La ricerca dell’autenticità nel rap: tra creatività e tecnica
Parlando della sua esperienza nel programma, il giudice sottolinea l’importanza della creatività e dell’autenticità nel rap contemporaneo. Descrivendo il suo ruolo, afferma: ‘Io sono quella che fa un pochino la parte melodica. A me piace tanto la creatività, l’unicità, la ricerca un po’ del sound. La melodia adesso nel rap è fondamentale. Per me il rap è il nuovo pop. Mi sono concentrata su quello, cercare qualcuno che fosse autentico e creativo. È un po’ quello che cerco.’
La selezione dei partecipanti a Milano, Roma e Napoli ha permesso di cogliere le diverse sfumature del rap nelle varie città italiane. Sull’importanza della tecnica, il giudice riflette: ‘Mi soffermavo molto sulla tecnica. Se qualcuno faceva una strofa da 16 misure, e magari in 8 rappava e in 8 cantava, cosa che fai un po’ per fregare perché hai finito le rime, gli dicevo “Ti ho beccato”. La cosa bella è che da questo show televisivo vince il rap italiano, perché dopo tanti anni di dischi, di ere, di rap italiano, finalmente una realtà importante come Netflix ha deciso di investire e di proporre il genere.’
Le diverse anime del rap italiano: tra identità e aspirazioni
Le tre città coinvolte nel programma rappresentano altrettante anime del rap italiano. Fabri Fibra, uno dei giudici, commenta: ‘È stato un frullatore. È una settimana che è finita e tutte le notti ho ancora gli incubi ricorrenti delle interviste, tipo “No vi prego, sto dormendo, non è bello”. Ogni città ha caratteristiche peculiari: ‘Il rap romano ha un’identità fortissima, però dà un po’ l’idea che tutto è già successo, un po’ come New York. Napoli è forte, ha un’aria frizzante, loro hanno il sogno di venire a spaccare a Milano, che è la fottuta industria.’
Infine, il giudice rivela un aneddoto emozionante: ‘Aprire il concerto dei Coldplay? È pazzesco, io sono super fan. Me l’avevano detto un po’ così, poi stavo aspettando… è arrivata la notizia appena dopo Sanremo, ma ero ancora tramortita dalla settimana di Sanremo.’ Con la sua passione per la musica e il rap, il giudice di Una settimana dopo Sanremo incarna l’entusiasmo e la vitalità di una scena musicale in continua evoluzione.