La magia del cinema trasforma il finale di ‘The Idea of You’
La trasposizione cinematografica di opere letterarie è sempre un terreno fertile per discussioni appassionate tra gli amanti dei libri e gli appassionati di cinema. La recente uscita di ‘The Idea of You’, disponibile su Prime Video, non fa eccezione, soprattutto per le scelte narrative adottate dal regista Michael Showalter e dalla sceneggiatrice Jennifer Westfeldt. Basato sul bestseller di Robinne Lee, il film ha introdotto modifiche sostanziali rispetto al materiale originale, tra cui l’età dei personaggi e, soprattutto, il finale.
La storia segue la relazione tra Solène, interpretata da Anne Hathaway, e il giovane cantante Hayes Campbell, impersonato da Nicholas Galitzine. A differenza del libro, il film propone un epilogo che si discosta radicalmente dalla conclusione scritta da Lee, offrendo ai suoi protagonisti una speranza per il futuro che nel testo originale sembrava irrimediabilmente perduta.
Un finale reinventato per il grande schermo
Secondo Showalter, il finale del libro era ‘troppo amaro’ e l’adattamento cinematografico ha rappresentato l’opportunità perfetta per ‘correggerlo’. La decisione di alterare la conclusione non è stata presa alla leggera, ma con l’intento di fornire al pubblico un’esperienza diversa, più in linea con le aspettative di un film di genere hollywoodiano. ‘È un film Hollywoodiano, voglio che il pubblico se lo goda, si diverta, veda questo sogno che si avvera’, ha dichiarato Showalter in un’intervista a IndieWire, sottolineando la sua volontà di vedere i due protagonisti trovare un modo per essere insieme.
Questa scelta riflette una tendenza comune nelle trasposizioni cinematografiche di romanzi di successo: l’adattamento non solo deve rispettare il materiale originale ma anche adattarsi alle esigenze narrative e di intrattenimento del medium cinematografico. Il nuovo finale di ‘The Idea of You’ è emblematico di come un film possa offrire una visione alternativa, forse più ottimistica, rispetto al libro da cui è tratto.
La sfida dell’adattamento cinematografico
Modificare un elemento così cruciale come il finale di una storia può essere rischioso, ma Showalter e Westfeldt hanno affrontato la sfida con una visione chiara. Hanno ritenuto che aumentare l’età della figlia di Solène e modificare il destino dei due amanti avrebbe non solo reso la storia più accessibile a un pubblico più ampio ma anche aggiunto un livello di complessità emotiva e narrativa. Il cambio di finale, in particolare, si allontana dall’amarezza per abbracciare una possibilità di redenzione e di futuro condiviso, pur mantenendo un legame con il realismo emotivo che permea tutta la narrazione.
La decisione di offrire una conclusione più speranzosa può essere vista come un desiderio di andare oltre la semplice trasposizione di una storia da un medium all’altro, cercando invece di esplorare nuove dimensioni emotive e narrative che il cinema, con i suoi strumenti unici, può offrire.
Il pubblico al centro della scelta narrativa
La mossa di Showalter di optare per un finale più soddisfacente e meno tragico sottolinea un’importante considerazione: il pubblico cinematografico ha aspettative diverse da quello letterario. Mentre un libro può permettersi di esplorare le profondità dell’animo umano attraverso la tragedia, il cinema, soprattutto quello di stampo hollywoodiano, tende a privilegiare la risoluzione dei conflitti in modo che lasci lo spettatore con un senso di compimento, se non di felicità.
In ‘The Idea of You’, il finale alternativo non solo apre a una nuova interpretazione della storia ma invita anche il pubblico a riflettere sul potere delle seconde possibilità e sull’importanza di seguire il proprio cuore, nonostante gli ostacoli che la vita può porre. La scelta di Showalter di regalare ai suoi personaggi e allo spettatore un lieto fine, o quantomeno una speranza di felicità futura, rappresenta una dichiarazione d’intenti sul potere del cinema di reinventare, reinterpretare e, in ultima analisi, ispirare.
Il successo di questa scelta narrativa si misurerà con il tempo e con la risposta del pubblico, ma una cosa è certa: la capacità del cinema di trasformare e adattare storie amate, offrendo nuove prospettive e emozioni, rimane uno dei suoi doni più preziosi.