Scattano gli arresti grazie al riconoscimento facciale per il tributo a Navalny
Le tensioni a Mosca hanno raggiunto livelli critici in seguito al tributo reso da migliaia di cittadini alla tomba di Aleksej Navalny. Nonostante la massa di sostenitori radunatisi in onore dell’oppositore deceduto, le forze dell’ordine si sono mostrate sorprendentemente passive nell’effettuare arresti durante il funerale. Dmitrij Anisimov, portavoce di Ovd-Info, ha dichiarato che questa scelta potrebbe essere stata dettata dal desiderio di evitare uno scenario troppo crudele agli occhi dei sostenitori del governo, ma l’avvertimento di una repressione imminente è nell’aria.
Arresti iniziati e diffusi
La macchina repressiva ha già messo in moto i suoi ingranaggi, con il primo arresto avvenuto immediatamente dopo il funerale di Navalny. Una cittadina moscovita è stata prelevata dalla propria abitazione per aver pronunciato la frase ‘Gloria agli eroi’ durante la cerimonia funebre, finendo per trascorrere la notte in questura e ricevere una multa salata per ‘esibizione di simboli vietati’. Questo episodio fa eco alle azioni di repressione che hanno equiparato persino la menzione del nome di Navalny a un atto estremista e terrorista in varie regioni del paese.
La paura dilagante
La situazione si aggrava ulteriormente con il recente arresto di quattro cittadini moscoviti che avevano deposto fiori in memoria di Navalny dopo la sua morte in carcere. Questi arresti avvengono senza una chiara motivazione, gettando un’ombra di terrore su coloro che osano manifestare il loro dissenso in pubblico. La previsione di Anisimov si sta avverando, con l’utilizzo sempre più diffuso di avanzati strumenti di riconoscimento facciale per individuare e perseguitare i dissidenti anche a distanza di tempo.
Il timore di nuove ondate repressive
Anisimov aveva già messo in guardia sulla possibilità di essere monitorati, identificati e perseguitati successivamente grazie alla tecnologia di riconoscimento facciale. Questo incubo si è materializzato in passato, come dimostrano gli arresti che seguirono le proteste della primavera del 2021 in favore di Navalny. La storia sembra destinata a ripetersi, con la prospettiva di un’ondata di arresti che potrebbe colpire duramente i partecipanti alle attuali manifestazioni di dissenso. La popolazione è in allerta, consapevole che la repressione potrebbe colpire in qualsiasi momento.