Gloria!: Il Rivoluzionario Esordio di Margherita Vicario alla Berlinale
All’alba del 1800, l’istituto religioso Sant’Ignazio si prepara per un evento senza precedenti: il nuovo Papa Pio VII emerge dal conclave veneziano e si appresta a visitare tutte le chiese del Veneto. Presso Sant’Ignazio, si tiene un concerto in suo onore. Perlina, la direttrice del coro composto da ragazze orfane, si trova in una crisi d’ispirazione e riversa la sua frustrazione sulle giovani musiciste e sulla cameriera Teresa, una ragazza muta con un incredibile talento musicale. Mentre il concerto si avvicina, saranno le giovani a ribaltare il destino dell’istituto proponendo una musica rivoluzionaria e non convenzionale.
Il Debutto Sovversivo di Margherita Vicario
È un fulmine a ciel sereno l’esordio di Margherita Vicario, giovane artista poliedrica e figlia d’arte. Il suo primo film, “Gloria!”, si presenta come un travolgente “feel-good movie” che mescola sapientemente elementi bassi e alti, classici e contemporanei. Vicario dimostra un talento eccezionale nel raccontare la storia di una giovane visionaria all’alba del 1800, che inventa una musica ribelle in un contesto di cambiamento e rivoluzione.
Captando l’aria dei tempi, il film si fa eco della rivoluzione francese, portando in scena un messaggio di speranza per un futuro che promette liberté per tutte. Con una presenza in concorso alla Berlinale, il film si distingue per la sua freschezza e la capacità di catturare l’essenza di un’epoca di trasformazione e emancipazione.
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