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Small Things Like These: Un Viaggio Emozionante nell’Irlanda del 1985
“Se vuoi andare avanti con la vita, a volte devi ignorare certe cose.” Questa è la filosofia che permea il film “Small Things Like These”, ambientato nell’Irlanda del 1985 e diretto da Tim Mielants. La storia si dipana nella piccola cittadina di New Ross, dove la vita quotidiana è caratterizzata da una modesta dignità, ma anche da profonde ingiustizie e sofferenze che si celano ai margini di una realtà all’apparenza tranquilla. La pellicola si apre con uno sguardo crudo su una comunità segnata dal duro lavoro legato all’estrazione e al commercio del carbone, da una devozione acritica all’autorità religiosa e da un’atmosfera di giudizio costante.
Il Tormento di Billy e la Sua Costante Lotta
Il protagonista, Billy Furlong, interpretato magistralmente da Cillian Murphy, incarna l’altruismo impulsivo e tormentato di un “soft heart man” che non esita mai ad aiutare chi è in difficoltà. Billy, padre di quattro figlie e proprietario di una piccola ditta di vendita di carbone, affronta quotidianamente la paura della povertà che incombe sulla sua comunità. Nonostante abbia costruito una solida base economica e affettiva, il personaggio di Billy è costantemente dilaniato da un’inquietudine interiore che lo spinge a guardare oltre la propria situazione privilegiata.
Tim Mielants, regista del film, opta per una narrazione sottile e suggestiva, lasciando che le immagini e le espressioni dei personaggi raccontino più delle parole. Attraverso i primi piani intensi di Cillian Murphy, lo spettatore può cogliere il tormento interiore di Billy, costretto ogni giorno a ignorare la miseria che lo circonda per preservare la fragile felicità familiare. Le lacrime silenziose che solcano il volto dell’attore rivelano un mondo interiore complesso e struggente, in cui la gratitudine per la propria fortuna si mescola al senso di colpa per chi soffre intorno a lui.
Una Narrazione Che Sfiora la Perfezione
Se da un lato la performance di Cillian Murphy è encomiabile e la regia di Mielants si distingue per la cura delle inquadrature, dall’altro emerge un punto debole legato alla narrazione. La vicenda della giovane Sarah, abbandonata dalla madre in un convento gestito dalle suore Maddalene, appare solo abbozzata, lasciando al pubblico solo accenni confusi. Questo contrasto tra la profondità del tormento interiore di Billy e la superficialità della storia di Sarah lascia un senso di incompletezza e di opportunità mancate nella trama.
Il film avrebbe potuto concentrarsi maggiormente sul conflitto interiore di Billy, diviso tra il desiderio di proteggere la propria famiglia e l’impulso di aiutare chi è in difficoltà attorno a lui. La sua lotta con l’incomunicabilità generazionale e la difficoltà delle persone intorno a lui nel comprendere appieno la sua esperienza avrebbe potuto essere esplorata in modo più approfondito. Nonostante ciò, “Small Things Like These” rimane un viaggio emozionante e coinvolgente nell’Irlanda degli anni ’80, che mette in luce le sfumature dell’animo umano di fronte alla sofferenza e alla generosità.