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L’acqua rinasce nelle Terme di Caracalla: un ponte tra passato e futuro
Nel cuore di Roma, le antiche Terme di Caracalla si rianimano grazie a un progetto innovativo che vede l’acqua tornare protagonista dopo oltre un millennio. La soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, ha illustrato l’obiettivo di questa iniziativa: «Con questo spettacolare “Specchio” la Soprintendenza desidera innescare un processo di rinnovamento e di apertura alla città in uno dei siti archeologici più importanti della Capitale». L’intervento è pensato per armonizzarsi con l’architettura antica e consolidare il ruolo delle terme come centro di cultura e arte, simboleggiando la riconnessione con l’antico.
Mirella Serlorenzi, direttore delle Terme di Caracalla, ha spiegato che la realizzazione dello specchio d’acqua rappresenta il primo passo di un progetto più ampio volto a restituire la percezione originale di questi luoghi storici. «Un elemento assente da oltre mille anni torna in maniera determinante ma rispettosa delle rovine», ha affermato Serlorenzi, sottolineando come l’acqua riattivi il ricordo dell’antica funzione delle terme attraverso i giochi d’acqua.
Un’esperienza immersiva tra storia e innovazione
Hannes Peer, l’architetto e progettista dietro al rinnovamento, ha descritto il progetto come un’esperienza immersiva che si estende su oltre mille metri quadrati, rispettando l’imponenza del complesso termale. «Nel cuore delle antiche Terme di Caracalla si offre ai visitatori un’esperienza immersiva», ha dichiarato Peer, evidenziando l’importanza dei zampilli, dei giochi di luce e delle nebulizzazioni al centro della vasca, volti a ricreare la suggestione del vapore degli ambienti riscaldati.
Peer ha inoltre anticipato una rivoluzione futura per il complesso archeologico, finanziata dal Pnrr, che prevede la valorizzazione della funzione dell’antica architettura monumentale mediante fontane e giochi d’acqua. «Gli ingressi saranno rielaborati, sarà riproposto l’antico attraverso un portico centrale, saranno ampliate le aree verdi, sarà realizzato un horto botanico», ha detto l’architetto, delineando un futuro in cui l’acqua e l’otium, ovvero il piacere e il benessere dedicati all’impianto termale severiano, torneranno a essere protagonisti.
La scomparsa di un grande mental coach
In un contesto apparentemente distante, ma profondamente legato al tema dell’acqua e del benessere, si registra la scomparsa a 66 anni di un rinomato mental coach di campioni di nuoto di fondo e atleti di altre discipline sportive. Questo evento sottolinea l’importanza dell’acqua non solo come elemento architettonico o storico, ma anche come componente essenziale nello sport e nella preparazione mentale degli atleti. La figura del mental coach, cruciale per il supporto psicologico e la motivazione, ricorda come l’acqua possa essere fonte di ispirazione e rigenerazione in vari ambiti della vita umana.
La riqualificazione delle Terme di Caracalla e la perdita di un significativo esponente dello sport sottolineano due facce della stessa medaglia: l’acqua come elemento di connessione tra passato e futuro, tra storia e innovazione, e come simbolo di vita, benessere e superamento delle sfide. La riscoperta e la valorizzazione degli spazi storici, insieme al ricordo e all’omaggio a chi ha contribuito al mondo dello sport, riaffermano il legame indissolubile tra l’uomo e l’elemento acqua, in un flusso continuo di memoria e rinnovamento.
Il progetto delle Terme di Caracalla rappresenta quindi non solo un intervento architettonico e culturale, ma anche un simbolo più ampio di rinascita e di dialogo tra epoche diverse, tra la Roma antica e la città contemporanea, tra il patrimonio storico e le nuove generazioni. Un esempio illuminante di come il passato possa essere reinterpretato e valorizzato per creare nuove esperienze e significati, in un eterno ritorno dell’acqua come fonte di vita, ispirazione e bellezza.