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Attacco in chiesa a Carpi: vandalizzato quadro e ferito l’artista
Un evento sconcertante ha turbato la comunità di Carpi, in Emilia-Romagna, quando un individuo è entrato nella chiesa di Sant’Ignazio armato di coltello e bomboletta spray con l’intento di vandalizzare un’opera d’arte, culminando nell’aggressione del suo creatore. L’episodio è avvenuto giovedì mattina, ultimo giorno utile per visitare l’esposizione “Gratia Plena”, che ha suscitato ampie polemiche nelle scorse settimane, giudicata blasfema da alcuni settori ultracattolici.
L’opera presa di mira, intitolata “Inri-San Longino”, era stata da poco oggetto di contestazioni. Il responsabile, dopo aver danneggiato il quadro con il coltello e la bomboletta spray, ha aggredito l’artista Andrea Saltini, presente al momento dell’attacco, ferendolo al collo. Saltini, 49 anni, è stato prontamente soccorso e trasportato in ambulanza al pronto soccorso, per essere successivamente dimesso con una prognosi di quindici giorni. L’aggressore, al momento dell’attacco, è riuscito a fuggire e non è stato ancora identificato.
Un atto premeditato e mascherato
L’attentatore ha fatto il suo ingresso nella chiesa mescolandosi tra i visitatori, indossando una mascherina chirurgica, guanti bianchi, una parrucca nera e un giaccone verde scuro, portando con sé una borsa. Dopo essersi registrato all’ingresso, ha diretto la sua attenzione unicamente verso il quadro “Inri-San Longino”, ignorando le altre opere esposte. L’uso combinato di coltello e bomboletta spray per vandalizzare l’opera ha destato immediato allarme tra i presenti, che hanno assistito impotenti all’aggressione dell’artista da parte del malintenzionato.
La polizia, giunta sul posto dopo l’aggressione, ha ricostruito gli eventi basandosi sulle testimonianze e sul materiale video registrato dalle telecamere di sorveglianza presenti sia in chiesa che nelle vicinanze. L’analisi degli indumenti abbandonati dall’aggressore durante la fuga, tra cui guanti, giaccone, parrucca e mascherina, disseminati lungo via Costa, è diventata un elemento chiave per le indagini, nella speranza di risalire all’identità del responsabile.
Reazioni e conseguenze dell’attacco
La comunità di Carpi è rimasta sconvolta da questo atto di violenza, che sembra essere il culmine di settimane di tensioni legate alla mostra “Gratia Plena”. Le autorità locali e la comunità ecclesiastica hanno espresso il loro sdegno e la loro preoccupazione per l’escalation di odio che ha portato a questo episodio. La mostra, che aveva l’obiettivo di esplorare temi religiosi attraverso l’arte contemporanea, è diventata invece teatro di un conflitto che ha trascinato con sé questioni di libertà di espressione, tolleranza e rispetto delle diverse sensibilità religiose.
Il ferimento dell’artista Andrea Saltini ha posto l’accento sulla vulnerabilità degli artisti di fronte a reazioni estreme alle loro opere, sollevando interrogativi sulla sicurezza degli spazi espositivi e sulla necessità di un dialogo costruttivo tra arte e fede. Mentre la comunità artistica esprime solidarietà a Saltini, emerge un appello generale alla calma e al rispetto reciproco, nella speranza che eventi simili non si ripetano in futuro.
Le indagini della Scientifica, affiancate dai Carabinieri della Compagnia di Carpi e dagli agenti della Digos, sono in corso per identificare l’autore dell’attacco. La raccolta e l’analisi delle prove, insieme alle testimonianze e alle immagini di videosorveglianza, sono fondamentali per fare luce su questo grave atto di violenza. La comunità attende risposte, sperando che la giustizia possa fare il suo corso e che episodi di intolleranza di questa natura possano essere prevenuti in futuro.