Banksy
fa il suo ingresso a Cervia, portando con sé un carico di denuncia sociale e messaggi di pace. L’esposizione, frutto dell’impegno di MetaMorfosi Eventi e della curatela di Roberto Mastroianni, chiude il trittico triennale dedicato ai grandi protagonisti della street art, che ha visto protagonisti come Keith Haring nel 2022 e Shepard Fairey nel 2023.
Un Progetto Ambizioso e Visionario
Durante la presentazione della mostra, il sindaco di Cervia Massimo Medri e l’assessore alla cultura Cesare Zavatta hanno sottolineato l’importanza di questo evento, definendolo ‘il punto di arrivo di un progetto ambizioso e visionario’. Si è evidenziato come il successo di queste mostre rappresenti un importante richiamo turistico, sottolineando l’importanza dell’intrattenimento culturale nel contesto della proposta turistica di un territorio. Il sindaco ha espresso orgoglio nell’ospitare un artista come Banksy, attivo da due decenni sulla scena culturale mondiale, capace di proiettare con la sua arte e le sue intuizioni l’attualità e il futuro.
Roberto Mastroianni ha enfatizzato la potenza delle opere di Banksy, definendole ‘una delle letture immediate e iconiche della crisi sociale e culturale prodotta dalle logiche del tardo capitalismo’. Le opere esposte, in particolare quelle incentrate sull’Ucraina e sul conflitto Israelo-Palestinese, rivelano Banksy come un attivista capace di veicolare forti denunce sociali e politiche attraverso la sua arte.
Denunce Sociali e Politiche Attraverso l’Arte
Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi Eventi, ha fatto riferimento alla situazione attuale in Palestina e in Israele, sottolineando l’urgenza di porre l’attenzione su questi drammatici eventi. Ha dichiarato: ‘Con Banksy, quest’anno, non possiamo non mettere l’accento sulla terribile situazione in Palestina e in Israele, cominciata coi massacri agghiaccianti del 7 ottobre e che ora prosegue con un costo di vite civili a Gaza, a partire dai bambini, insopportabile per chiunque abbia un minimo senso di umanità’. Banksy, attraverso le sue opere a Betlemme e in altri luoghi dell’area, si impegna in un’azione creativa di forte impatto politico. Un esempio è il murale ‘Flower thrower – o Love in the air’, esposto a Cervia, che rappresenta un messaggio di amore e pace in un contesto di conflitto e violenza.