Toulouse-Lautrec: La Parigi di Fine Ottocento a Palazzo Roverella
Nel cuore di Rovigo, fino al 30 giugno, il palazzo Roverella si trasforma in un scrigno che custodisce la vibrante Parigi di fine Ottocento, un’epoca di stravolgimenti sociali e innovazioni artistiche. La mostra dedicata a Henri de Toulouse-Lautrec va oltre il mero mito dell’artista, immergendosi nella sua multiforme creatività e nella realtà che lo ispirava. Francesco Parisi sottolinea: ‘Viene indicata come Belle Epoque solo per contrappasso dopo la prima guerra mondiale, in realtà epoca di stravolgimenti sociali’.
La Metropoli di Toulouse-Lautrec
A dominare la metropoli parigina c’era il suggestivo intreccio di viuzze simili a paglia a Montmartre, dove Toulouse-Lautrec trascorse gli anni più intensi e tumultuosi della sua breve esistenza. La mostra non si limita a raccontare gli aspetti dell’artista, ma lo collocano nel contesto che lo ha ispirato, superando così la visione di lui come semplice creatore di affissioni. Fanny Girard sottolinea l’importanza di ‘rimettere l’artista al centro del suo contesto’.
Un Eclettico Girovagare tra le Arti
Le oltre 200 opere esposte a palazzo Roverella non sono solamente un tributo a Toulouse-Lautrec, ma includono anche i suoi maestri come Corman e pittori amati come Degas, van Gogh, Boldini e De Nittis. La curatela di Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard, in collaborazione con Nicholas Zmelty, offre una panoramica approfondita che riporta l’artista al centro della sua epoca. Bernard du Vignaud, pronipote di Toulouse-Lautrec, sottolinea che la mostra apre ‘molte porte del tutto originali sul mio prozio’.
Un’Esplorazione Tematica e Artistica
La mostra offre svariati approfondimenti tematici, da ‘Parigi 1885-1900’ a ‘Il rinnovamento della grafica’, passando per ‘Toulouse-Lautrec e gli amici artisti’ come van Gogh. Di particolare interesse è la sezione dedicata al movimento artistico francese ‘Les Arts Incohérents’, anticipatore di tecniche delle avanguardie del Novecento. Johan Naldi cura una sezione inedita che presenta opere ritrovate nel 2018, tra cui la prima opera monocroma della storia. Parisi sottolinea che la mostra va oltre le superficiali retrospettive degli ultimi decenni, offrendo solide basi scientifiche che trasformano Palazzo Roverella in un luogo di ricerca.
Un’Esposizione Grazie al Sostegno
La mostra è resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e di Intesa Sanpaolo, dimostrando l’importanza di un’approfondita ricerca storico-artistica che porta alla luce nuove sfaccettature di un genio come Toulouse-Lautrec.