![Analisi del Primo Trimestre 2024 in Emilia-Romagna: Tendenze e Sfide nel Panorama Imprenditoriale 1 20240514 184533](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/05/20240514-184533.webp)
Il Primo Trimestre 2024 in Emilia-Romagna: Un Panorama Imprenditoriale in Evoluzione
Il tessuto imprenditoriale dell’Emilia-Romagna ha mostrato segni di contrazione nel primo trimestre del 2024, con un saldo negativo di 1.259 imprese. Secondo i dati forniti da Unioncamere, le iscrizioni ammontano a 8.532 mentre le cessazioni hanno raggiunto quota 9.788, rispetto al 31 dicembre 2023. Una diminuzione che non trova precedenti negli ultimi anni e che testimonia una fase di profondo cambiamento per l’economia regionale.
Nonostante la natalità delle imprese si mantenga stabile, con una media di 94 nuove iscrizioni giornaliere, pari a un tasso dell’1,9%, le cessazioni hanno visto un netto aumento, attestandosi a una media di 107 al giorno. Questa dinamica ha portato a un tasso demografico complessivo dello 0,29%, meno severo rispetto ad altre realtà regionali come il Piemonte e il Veneto, ma comunque indicativo di una tendenza alla contrazione.
Settori in Luce e Ombre: Dall’Agricoltura al Terziario
L’agricoltura, la silvicoltura e la pesca hanno subito il colpo più duro, con un saldo negativo del -1,4%, equivalente a 729 imprese in meno. La crisi in questi settori è attribuita sia alle difficoltà generali che affliggono le piccole imprese in tutta Europa, sia all’incremento dei costi del carburante e ai cambiamenti ambientali. Si tratta del decremento più significativo registrato negli ultimi quattro anni per il primo trimestre.
La situazione del settore secondario non è meno preoccupante, con un calo di 241 imprese, il dato più alto dal 2021. A fare eccezione è solamente il micro-settore della riparazione e manutenzione delle macchine, che ha visto un incremento dello 0,8%. Questo fenomeno si inserisce in un più ampio contesto di concentrazione aziendale, che riduce il numero di attività ma contemporaneamente attenua la concorrenza.
Costruzioni e Servizi: Tra Stabilità e Declino
Il settore delle costruzioni mostra una sostanziale stabilità con un saldo quasi in pareggio (-19), segnando un netto distacco rispetto al tasso demografico positivo (+0,7%) di due anni fa. In controtendenza, le imprese attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi mostrano un saldo positivo (+0,2%), mentre quelle dedite alla costruzione di edifici registrano un saldo negativo (-0,4%).
Il settore dei servizi, invece, evidenzia un saldo negativo di 255 unità, con un calo dello 0,1%. Particolarmente colpito è il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, nonché la riparazione di autoveicoli e motocicli, con un passivo di 736 imprese. Si tratta di un peggioramento significativo rispetto allo stesso periodo del 2023, marcando il risultato più negativo dal 2020. Anche il trasporto e magazzinaggio segnano un decremento, con il trasporto terrestre che registra il calo più marcato (-97 unità, -0,9%).
Segnali Positivi da Alcuni Settori Strategici
Nonostante il panorama generale di contrazione, alcuni settori mostrano segnali positivi. Le attività professionali, scientifiche e tecniche hanno visto un incremento di 108 unità rispetto all’ultimo trimestre del 2023. In particolare, le imprese di direzione aziendale e consulenza gestionale hanno registrato un aumento di 84 unità. Anche il settore del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese ha mostrato una crescita sostanziale (+102 unità, +0,7%), il valore più alto dal 2018.
Le attività finanziarie e assicurative hanno anch’esse beneficiato di una crescita, aumentando dello 0,8%. Questi dati suggeriscono una resilienza e una capacità di adattamento di alcuni settori strategici dell’economia regionale, capaci di fronteggiare e superare le sfide del contesto economico attuale. Il quadro complessivo dell’imprenditoria in Emilia-Romagna, dunque, pur tra luci e ombre, rivela una dinamica di trasformazione e adattamento in risposta alle sfide del mercato e alle nuove esigenze economiche e sociali.