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Il Parlamento Europeo impone nuove regole al calcio contro il riciclaggio
Il mondo del calcio è chiamato a fare i conti con regole sempre più stringenti nella lotta al riciclaggio di denaro. Una recente risoluzione approvata dall’Assemblea di Strasburgo segna una svolta significativa: entro la fine del 2025, i club calcistici dovranno attuare rigide procedure di verifica degli investitori, dei procuratori e delle proprietà per prevenire il riciclaggio di denaro sporco attraverso lo sport più amato al mondo.
Questa decisione, anticipata dal Sole-24 Ore, riflette la crescente preoccupazione dell’Unione Europea nei confronti delle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel calcio. Le società saranno tenute a identificare chiaramente le controparti in ogni transazione, analizzando l’assetto proprietario e l’origine dei fondi, senza tralasciare eventuali sanzioni internazionali che potrebbero colpire oligarchi o società legate a paesi soggetti a embargo.
Una misura contro gli interessi opachi nel calcio
Il calcio, con la sua vasta popolarità globale e le ingenti somme di denaro in gioco, si trova spesso al centro di operazioni finanziarie complesse e talvolta nebulose. La nuova normativa mira a far luce sugli assetti opachi che potrebbero celare attività illecite, garantendo così trasparenza e integrità nell’universo calcistico. La decisione del Parlamento Europeo vuole essere un passo deciso verso la pulizia del calcio, considerando l’importanza reputazionale dei campionati nelle cinque leghe professionistiche, considerati tra gli eventi sportivi più seguiti e apprezzati a livello mondiale.
Le nuove disposizioni richiederanno un impegno concreto da parte dei club, che dovranno dotarsi degli strumenti e delle competenze necessarie per effettuare le dovute verifiche, anche in considerazione del fatto che non potranno più ignorare le restrizioni imposte a livello internazionale. La lotta contro il riciclaggio di denaro nel calcio si inserisce in un quadro più ampio di misure antiriciclaggio attuate dall’Unione Europea, che ha già introdotto diverse direttive in materia.
La popolarità del calcio sotto i riflettori dell’UE
La scelta di intervenire nel mondo del calcio non è casuale ma si basa su una serie di considerazioni ben precise. Il calcio, infatti, non è solo lo sport più seguito al mondo ma rappresenta anche un enorme giro d’affari, con interessi finanziari che spesso superano le frontiere nazionali. Questa grande visibilità e popolarità rendono il calcio un candidato ideale per operazioni di riciclaggio di denaro e altre attività illecite, come sottolineato anche dal Parlamento Europeo. Inoltre, la questione reputazionale gioca un ruolo chiave: mantenere pulito il calcio significa proteggere l’immagine di un intero continente che vede in questo sport una delle sue espressioni più universali e apprezzate.
La risoluzione appena approvata rappresenta quindi un messaggio chiaro all’indirizzo di tutti gli attori coinvolti nel mondo del calcio: la necessità di operare con la massima trasparenza e integrità è imprescindibile. Con l’introduzione di queste nuove regole, l’UE mira a prevenire che il calcio possa essere utilizzato come veicolo per attività criminali, garantendo al tempo stesso che il gioco rimanga uno degli eventi sportivi più puliti e seguiti al mondo.
Le reazioni del mondo del calcio a questa svolta normativa saranno fondamentali per comprendere come le società intendano adeguarsi a questi cambiamenti. L’adozione di misure antiriciclaggio efficaci sarà cruciale non solo per rispettare i dettami dell’Unione Europea ma anche per garantire che lo sport più amato conservi la sua integrità e il suo fascino agli occhi dei fan di tutto il mondo. La lotta contro il riciclaggio di denaro attraverso il calcio è solo all’inizio, ma le basi poste dal Parlamento Europeo sembrano solide e promettenti per il futuro del calcio europeo e mondiale.