Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un importante decreto legislativo che introduce sostanziali novità nel campo delle successioni e delle donazioni, oltre ad apportare significative modifiche alla tassazione relativa a queste aree. Con l’obiettivo di semplificare e rendere più certe le procedure, il governo si muove per razionalizzare l’imposta di registro, quella sulle successioni e donazioni, e le altre imposte indirette, escludendo l’Iva.
Un passo avanti per la razionalizzazione fiscale
Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha sottolineato l’approvazione del dodicesimo schema di decreto legislativo per l’attuazione della delega fiscale, evidenziando l’introduzione di regole volte a favorire il cambio generazionale attraverso i patti familiari e la successione delle quote societarie, con l’obiettivo di facilitare il passaggio di testimone nelle aziende familiari, pur imponendo specifici vincoli, come il mantenimento della partecipazione per almeno cinque anni.
Il decreto non si limita a questo, ma apporta anche novità rilevanti in termini di tassazione, come la razionalizzazione dell’imposta di registro e di quella sulle successioni e donazioni. Una misura che, secondo il viceministro Leo, si inserisce in un contesto più ampio di interventi fiscali, tra cui quelli legati all’eliminazione dell’Ace e all’introduzione della Global Minimum Tax, che prevedono risorse già stanziate per gli anni a venire.
Il dibattito sul superbollo auto e la questione benzina
Nonostante le anticipazioni, per il momento non sono previste modifiche riguardo al superbollo auto. Il viceministro Leo ha chiarito che ogni decisione in merito verrà presa solo al reperimento delle necessarie risorse finanziarie. Parallelamente, il tema del costo della benzina è tornato prepotentemente all’attenzione pubblica, con i prezzi che hanno raggiunto livelli massimi negli ultimi sei mesi.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha precisato che il governo non ha le mani libere sulla questione, rimarcando l’esistenza di un meccanismo automatico di adeguamento dei prezzi in base a determinate condizioni di mercato, introdotto con il decreto carburanti di gennaio 2023. Questo sistema, che ricalca una misura ideata nel 2007, prevede un taglio delle accise su gasolio e benzina qualora il prezzo superi una certa soglia stabilita.
Le reazioni di critica e sostegno
Dall’opposizione arrivano critiche feroci, con i parlamentari del Movimento 5 Stelle che denunciano una sostanziale inerzia del governo rispetto all’aumento dei prezzi dei carburanti, accusando il ministro Giorgetti di volersi lavare le mani sulla questione. Al contempo, le misure introdotte con il decreto legislativo sulle successioni e donazioni ricevono apprezzamenti per il tentativo di semplificare e rendere più equo il sistema fiscale in questo ambito.
La riforma si propone dunque come un passo importante verso la semplificazione e la certezza del diritto in materia di successioni e donazioni, con l’intento di favorire il passaggio generazionale nelle aziende e di razionalizzare il sistema fiscale. Tuttavia, il dibattito rimane acceso su altri fronti, come quello relativo al costo della benzina e al superbollo auto, evidenziando la complessità delle sfide economiche e fiscali che il governo si trova ad affrontare.
In conclusione, il decreto legislativo rappresenta un tassello fondamentale nella più ampia strategia di riforma fiscale del governo, mirando a offrire risposte concrete a famiglie e imprese in un periodo di significative trasformazioni economiche e sociali. Resta da vedere come queste misure saranno implementate e quali effetti produrranno sul tessuto economico e sociale del Paese.