Le Borse europee in calo: attese per il mercato del lavoro USA
Le piazze finanziarie europee hanno registrato un netto calo nella giornata odierna, con Milano che cede l’1,7%, allineandosi al trend negativo seguito da altre importanti Borse del continente come Francoforte, che perde l’1,46%, Parigi con un -1,33%, e Londra che limita il calo all’0,88%. Questo andamento ribassista si colloca in un contesto di attesa tesa verso gli annunci riguardanti il mercato del lavoro negli Stati Uniti, in particolare per i non farm payrolls, i nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, la cui pubblicazione è imminente.
Il sentiment degli investitori è stato fortemente influenzato dalle recenti dichiarazioni di alcuni membri della Federal Reserve Americana, tra cui spicca quella di Neel Kashkari. Il banchiere non ha escluso la possibilità che non ci siano tagli ai tassi d’interesse quest’anno, mettendo così in dubbio le aspettative di un possibile allentamento della politica monetaria. Queste affermazioni hanno contribuito all’atteggiamento cauto dei mercati, in attesa di conferme o smentite dai prossimi dati economici.
La tensione geopolitica pesa sul mercato
Un altro fattore che continua a impensierire gli investitori è rappresentato dalle tensioni in Medio Oriente, in particolare tra Israele e l’Iran. Questa situazione ha spinto il prezzo del greggio oltre i 90 dollari al barile nella giornata di giovedì, creando ulteriori preoccupazioni. Nonostante questo scenario, alcuni titoli petroliferi hanno mostrato segnali positivi, come Eni, che registra una crescita dell’1,2% grazie anche all’annuncio di un buyback da 1,1 miliardi.
La performance delle azioni bancarie, invece, non ha seguito la stessa sorte. Mediolanum ha registrato una lieve perdita dello 0,68%, mentre altre importanti istituzioni finanziarie italiane come Intesa, Banco Bpm, e Mps hanno subito cali significativi, perdendo oltre il 3%. Anche Unicredit e Bps non sono stati risparmiati, con perdite del 2,8%, seguiti da Bper con un calo del 2,7%. Questi movimenti ribassisti riflettono un clima di incertezza che pervade il settore bancario.
Lo spread Btp-Bund in risalita
Un altro indicatore dell’aumento della percezione del rischio da parte degli investitori è rappresentato dalla risalita dello spread Btp-Bund, che ha superato i 140 punti base. Questo dato sottolinea l’aumento del differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi, un termometro del livello di fiducia degli investitori nei confronti del debito pubblico italiano.
Anche il settore delle telecomunicazioni ha mostrato segni di difficoltà, con Tim che registra un calo dell’1,5%. Questo movimento negativo non sembra essere stato influenzato positivamente dall’annuncio di un prestito ponte da 1,5 miliardi, finalizzato a raggiungere il closing della vendita della rete previsto entro l’estate. La reazione del mercato a questa notizia evidenzia una certa prudenza da parte degli investitori, in un contesto generale di incertezza.
In conclusione, la giornata odierna sui mercati finanziari europei è stata caratterizzata da un atteggiamento di cautela e da movimenti al ribasso, in attesa di maggiori chiarimenti sul fronte del mercato del lavoro americano. Le tensioni geopolitiche e le incertezze sul fronte della politica monetaria continuano a influenzare le decisioni degli investitori, in un quadro complesso che vede interagire dinamiche economiche, finanziarie e politiche.