![Mirafiori: il cuore strategico di Stellantis in Italia e le sfide per il futuro 1 20240404 003128](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240404-003128.webp)
Mirafiori, il nodo centrale della strategia di Stellantis in Italia
Lo stabilimento di Mirafiori, situato nel cuore di Torino, emerge come il fulcro strategico per le operazioni italiane di Stellantis, gruppo automobilistico internazionale guidato da Carlos Tavares. In una recente assemblea al ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza di figure chiave del settore come Davide Mele, responsabile Corporate Affairs di Stellantis, e di rappresentanti sindacali e istituzionali, si è discusso il futuro di questo impianto produttivo. Mirafiori, definito il ‘cuore pulsante’ di Stellantis in Italia, si trova di fronte alla sfida di adeguarsi alla crescente domanda di veicoli elettrici, mantenendo al contempo i livelli occupazionali.
Nonostante la riduzione della produzione della Fiat 500 elettrica e dei modelli Maserati, i sindacati spingono per l’introduzione di un nuovo modello che possa garantire una produzione annua media di 200 mila vetture. Questa mossa sarebbe cruciale per ridurre la necessità di cassa integrazione e per sostenere l’occupazione all’interno dello stabilimento, dove l’assemblaggio della 500 elettrica è stato ridotto a un solo turno.
Le strategie di Stellantis per il rilancio
Ad oggi, non sembrano essere previsti nuovi modelli in arrivo a Mirafiori, secondo quanto affermato da Mele. Tuttavia, il gruppo ha espresso l’intenzione di produrre un milione di veicoli in Italia, condividendo l’obiettivo di implementare dazi UE per le auto in arrivo dalla Cina. La scelta di produrre esclusivamente la Fiat 500 elettrica in Italia rappresenta un passo importante verso questo obiettivo, con la prospettiva di raggiungere e superare le 100 mila unità prodotte, grazie ai nuovi incentivi governativi annunciati.
Per quanto riguarda la Maserati, il piano di elettrificazione prevede lo sviluppo di nuovi modelli sulla piattaforma Folgore, incluso il modello Gran Cabrio. Le attività non si limitano alla produzione di veicoli, ma includono anche l’avvio di un nuovo reparto per la realizzazione dei cambi elettrificati e lo sviluppo di hub dedicati al riciclo e alle batterie, coinvolgendo oltre 500 addetti. Queste iniziative rappresentano un tentativo di anticipare le esigenze del mercato elettrico emergente.
Le preoccupazioni dei sindacati e il futuro dell’occupazione
Nonostante gli sforzi annunciati, i sindacati esprimono preoccupazioni significative riguardo alla situazione occupazionale a Mirafiori. La produzione attuale, focalizzata principalmente sulla 500 elettrica e sui modelli Maserati, non sembra sufficiente a garantire un’occupazione stabile e duratura per l’area torinese. Ferdinando Uliano, segretario della Fim-Cisl, sottolinea che la situazione è ‘drammatica’, evidenziando l’importanza di introdurre un modello di prodotto popolare in collaborazione con Leapmotor. Questa strategia potrebbe rappresentare una soluzione per centrare l’obiettivo occupazionale e produttivo dello stabilimento.
Le incertezze non riguardano solo la produzione di veicoli, ma anche l’allocazione di risorse e progetti futuri. Nonostante l’annuncio di nuove iniziative, come il Battery Technology Center e l’Hub di Economia Circolare, la mancanza di certezze su nuovi modelli e progetti preoccupa i rappresentanti dei lavoratori. Edi Lazzi, segretario generale Fiom-Cgil di Torino, insiste sulla necessità di un rilancio dello stabilimento attraverso la produzione di nuovi modelli e l’assunzione di giovani, per garantire il futuro dell’industria automobilistica italiana.
La risposta di Stellantis alle richieste dei sindacati e la strategia per il futuro di Mirafiori rimangono al centro del dibattito. Con lo sciopero di otto ore del comparto metalmeccanico a Torino annunciato per il 12 aprile, la pressione sul gruppo guidato da Tavares cresce. La sfida è quella di bilanciare le esigenze di un mercato in rapida evoluzione con la tutela dell’occupazione e dello sviluppo industriale in Italia.