![Il Futuro di Stellantis a Mirafiori: Sfide e Prospettive nel Settore Automobilistico 1 20240404 003128](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240404-003128.webp)
Il futuro di Stellantis a Mirafiori: tra incertezze e richieste sindacali
Nel cuore industriale di Torino, lo stabilimento di Mirafiori si conferma come il “cuore pulsante” di Stellantis in Italia. A dichiararlo è Davide Mele, responsabile Corporate Affairs del colosso automobilistico, durante un incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un tavolo di discussione che ha visto la partecipazione non solo di Adolfo Urso, ma anche di rappresentanti sindacali e delle autorità locali, tra cui il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.
Il dibattito si è concentrato sulla necessità di affrontare la riduzione della produzione di alcuni modelli chiave, tra cui la 500 elettrica e le Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo. I sindacati hanno espresso preoccupazione per la cassa integrazione in atto e hanno sollecitato l’introduzione di un nuovo modello per garantire una produzione annua di 200 mila vetture, in modo da stabilizzare l’occupazione nello stabilimento.
Le risposte di Stellantis e le prospettive future
Nonostante le richieste, Davide Mele ha sottolineato che non sono previsti nuovi modelli in arrivo a breve termine, ma ha evidenziato l’impegno del gruppo nel raggiungere l’obiettivo di un milione di veicoli prodotti in Italia. Ha inoltre ribadito l’importanza dei dazi Ue per la protezione del mercato automobilistico europeo dalle importazioni dalla Cina. Mele ha poi messo in luce l’investimento sul modello Fiat 500 elettrica, destinato a diventare esclusivamente italiano, con una produzione che potrebbe superare le 100 mila unità annue, grazie anche ai nuovi incentivi governativi.
Le dichiarazioni hanno anche toccato il futuro della Maserati, con un focus sull’elettrificazione dei nuovi modelli. Tuttavia, la nuova Quattroporte elettrica vedrà la luce soltanto nel 2028, slittando di tre anni rispetto alle previsioni iniziali.
L’innovazione a sostegno dell’occupazione
Una novità importante per Mirafiori è l’avvio del nuovo reparto dedicato alla produzione di cambi elettrificati, che impiegherà oltre 500 addetti. Questa iniziativa si aggiunge ad altre attività, come gli hub per il riciclo e per le batterie, segno di un’attenzione crescente verso il mercato dell’elettrico e della sostenibilità ambientale. Secondo Mele, queste sono misure anticicliche, essenziali per adeguarsi alle nuove esigenze di mercato e per sostenere l’occupazione.
La strategia di Stellantis si muove anche su un piano internazionale con la decisione, non ancora ufficializzata, di collaborare con la startup cinese Leapmotor per la produzione di auto elettriche in Polonia. Una scelta che, secondo Mele, non preclude future opportunità per lo stabilimento torinese.
La posizione dei sindacati e le prossime mosse
I sindacati, tuttavia, ritengono che le misure annunciate non siano sufficienti a garantire la piena occupazione e il rilancio di Mirafiori. Ferdinando Uliano, della Fim-Cisl, ha descritto la situazione come “drammatica”, sottolineando l’insufficienza dei soli modelli attualmente in produzione a saturare gli impianti. Anche Sara Rinaudo della Fismic-Confsal e Edi Lazzi della Fiom-Cgil hanno evidenziato la necessità di risposte più concrete e rapide per assicurare il futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori.
In risposta a questa situazione di stallo, i lavoratori del settore metalmeccanico a Torino hanno annunciato uno sciopero di otto ore il 12 aprile, con l’obiettivo di esercitare pressione su Stellantis e sulle autorità per ottenere garanzie più solide sul futuro produttivo e occupazionale di Mirafiori. Una mossa che evidenzia il crescente bisogno di certezze in un settore chiave per l’economia italiana, in un momento di transizione fondamentale verso la mobilità sostenibile.