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Export italiano: a febbraio 2024 volano le esportazioni verso i paesi extra UE
Nell’ambito dell’interscambio commerciale con i paesi extra Unione Europea, l’Italia ha registrato a febbraio 2024 una notevole crescita delle esportazioni, che segna un +7,0% rispetto al mese precedente. Una performance significativamente maggiore rispetto all’aumento delle importazioni, che si attesta al +5,4%. A rivelarlo è l’ultimo report dell’Istat, che mette in evidenza come tale incremento dell’export sia generalizzato e interessi tutti i settori, con un particolare slancio per i beni strumentali, fra cui spiccano i mezzi di navigazione marittima.
Il trend positivo dell’export italiano non riguarda solamente il confronto su base mensile, ma anche quello trimestrale. Nel periodo dicembre 2023-febbraio 2024, l’export ha fatto registrare una crescita dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, sostenuta soprattutto dalle esportazioni di beni di consumo durevoli e beni strumentali. D’altro canto, le vendite di energia e beni intermedi hanno mostrato un leggero calo, mentre le esportazioni di beni di consumo non durevoli sono rimaste stabili.
L’import e il saldo commerciale: dati e tendenze
Per quanto riguarda l’import, a febbraio 2024 si assiste a una flessione su base annua del 10,4%, con una riduzione quasi totale attribuibile alla contrazione degli acquisti di energia. Questo dato contrasta con l’aumento congiunturale registrato nello stesso periodo, evidenziando un contesto economico complesso e in rapida evoluzione. Nei primi due mesi del 2024, il saldo commerciale dell’Italia con i paesi extra UE si è rivelato positivo per 9,8 miliardi di euro, segnando un notevole miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il deficit energetico, pur rimanendo una voce significativa, si è ridotto rispetto all’anno precedente, passando da -5.721 milioni a -3.773 milioni di euro. Ciò ha contribuito all’aumento dell’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, che è cresciuto da 9.718 milioni di febbraio 2023 a 10.512 milioni di febbraio 2024. Questi dati riflettono una diversificazione e un rafforzamento delle basi dell’export italiano.
Incrementi e flessioni nelle esportazioni verso i principali partner commerciali
A febbraio 2024, l’Italia ha registrato incrementi delle esportazioni verso quasi tutti i suoi principali partner commerciali extra UE, ad eccezione della Cina e del Regno Unito. In particolare, si sono distinti per crescita le vendite verso Turchia, Stati Uniti e Giappone, con incrementi rispettivamente del 32,9%, 23,6% e 18,8%. Per contro, le importazioni hanno visto un aumento significativo dagli Stati Uniti (+27,9%), mentre sono diminuite quelle provenienti da altre aree, come il Regno Unito e i paesi OPEC.
Secondo l’Istat, ‘la dinamica positiva dell’export verso i paesi extra Ue è influenzata da movimentazioni occasionali di elevato impatto verso gli Stati Uniti, principalmente nel settore della cantieristica navale’. Al netto di queste operazioni straordinarie, la crescita dell’export si modera, evidenziando una complessità nel panorama dell’interscambio commerciale italiano che va oltre le fluttuazioni mensili.
Il ruolo della cantieristica navale e la situazione con la Cina
La cantieristica navale emerge come un settore chiave nel sostenere l’incremento dell’export italiano verso i paesi extra UE, sottolineando l’importanza delle grandi commesse internazionali per l’economia nazionale. Tuttavia, l’Istat segnala che, al netto di queste operazioni, la crescita dell’export sarebbe stata più contenuta su base mensile (+3,1 per cento) e addirittura negativa su base annua (-1,7 per cento).
La flessione delle vendite verso la Cina viene interpretata come un ‘effetto base’, in quanto a febbraio 2023 si era registrato un eccezionale aumento dell’export di prodotti farmaceutici verso quel paese. Questa variazione evidenzia le sfide e le opportunità legate alla volatilità dei mercati internazionali e alla capacità dell’Italia di adattarsi a tali dinamiche.
Infine, la nota dell’Istat conclude sottolineando come, nonostante le sfide globali e la complessità degli scenari economici, l’Italia dimostri resilienza e capacità di adattamento nel panorama dell’interscambio commerciale internazionale. La crescita dell’export verso i paesi extra UE, soprattutto nel settore dei beni strumentali e di consumo durevoli, testimonia la vitalità e la competitività dell’economia italiana sul palcoscenico globale.