Aumenti Bollette Gas: Come Difendersi e Agire
Numerose famiglie hanno segnalato un’impennata vertiginosa sulle bollette del gas, arrivando anche al 300% in più rispetto ai mesi precedenti. Questo aumento non è solo dovuto all’incremento dell’Iva, tornata al 22% dopo il taglio deciso dal governo per contrastare il caro-energia. Dal 10 gennaio, le tariffe del gas non sono più fissate da Arera, ma dal mercato stesso, lasciando ai gestori la libertà di stabilire autonomamente i prezzi da applicare nelle bollette.
Comunicazioni Inadeguate: Silenzio Assenso
La normativa Arera prevede che qualsiasi modifica unilaterale del contratto debba essere comunicata al cliente per iscritto almeno tre mesi prima. Tuttavia, come sottolinea Antonello Simone, presidente di Adiconsum Toscana, le modalità di comunicazione sono spesso carenti: ‘Non specifichiamo come, e quindi a volte questa comunicazione viene inviata via email, a volte via sms, altre per ordinaria o non viene inviata affatto. Poiché vale la regola del silenzio assenso, c’è chi si è trovato la bolletta lievitata senza sapere nemmeno che le tariffe fossero state modificate. E ciò è capitato a tantissime persone.’
L’esplosione di casi di bollette salate è stata registrata soprattutto dall’estate 2023, con la fine del blocco delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura dell’energia, e si è accentuata nel 2024 con la conclusione del mercato tutelato del gas. Ma cosa possono fare i consumatori di fronte a queste situazioni?
Azioni da Intrapprendere
Il presidente di Adiconsum Toscana consiglia: ‘Non invitiamo i consumatori a non pagare le bollette perché questo può esporli a solleciti e conseguentemente al distacco della fornitura. È possibile però inviare subito un reclamo scritto al proprio gestore, sospendendo così l’esecutività della bolletta fino a quando non viene valutato il reclamo.’
Se il gestore non risponde o respinge la richiesta, è possibile avviare la procedura di conciliazione paritetica, anche online tramite il servizio gratuito di Arera. In caso di mancato accordo, l’ultima risorsa è rivolgersi alla magistratura ordinaria, con importi inferiori ai 1.000 euro competenti al giudice di pace. Inoltre, Adiconsum sottolinea l’importanza di prestare attenzione alle offerte Placet e alle penali per recesso anticipato, che possono essere applicate dagli operatori.
Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale leggere attentamente le clausole del contratto di fornitura. Infine, per monitorare il proprio consumo di gas, è possibile consultare il dettaglio sulle bollette degli ultimi 12 mesi o accedere al portale consumi di Arera con Spid o Cie all’indirizzo www.consumienergia.it.
Per contattare Adiconsum, è possibile trovare tutti i recapiti sul sito www.adiconsumtoscana.it. La sede regionale è situata in via Carlo del Prete 135 a Firenze, contattabile ai numeri 055-3269042 o 0554379684, tramite email a [email protected] e [email protected].