Prudenza di Powell: Borse Europee in Rialzo
Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha espresso cautela riguardo ai tassi d’interesse, affermando che saranno ridotti solo quando l’inflazione si avvicinerà al 2%. Tale prudenza, tuttavia, non ha frenato le Borse europee né Wall Street. A fine giornata, Piazza Affari ha registrato una performance positiva insieme a Madrid, con il FTSE MIB che si attesta sopra i 33.000 punti, ai massimi dal maggio 2008. L’ottimismo regna sui listini del Vecchio Continente in attesa della decisione sui tassi d’interesse della Banca Centrale Europea, prevista per il 7 marzo. Si prevede che i tassi resteranno stabili, con nuove proiezioni che potrebbero indicare stime più caute sull’economia e sull’inflazione nell’Eurozona.
Tra gli indici europei, anche Parigi, Francoforte e Londra hanno chiuso in territorio positivo, evidenziando un clima di fiducia nei mercati. Questo contesto di stabilità è alimentato dalle aspettative di proiezioni prudenti da parte della BCE e da una visione ottimistica sugli andamenti economici. Il clima di incertezza globale sembra attenuarsi, con gli investitori che guardano con fiducia alle prospettive future, nonostante le variabili geopolitiche e il contesto economico complessivo. La prudenza di Powell e la solidità dimostrata dalle Borse europee indicano una certa resilienza e ottimismo nei confronti delle sfide attuali e future dell’economia globale.
Wall Street in Rialzo: Powell conferma prudenza
Wall Street ha registrato un trend positivo dopo le recenti correzioni, in attesa dell’audizione semestrale del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Nel suo intervento, Powell ha ribadito la posizione cauta della Banca Centrale riguardo ai tagli dei tassi d’interesse, sottolineando la robustezza dell’economia statunitense. Il contesto economico solido, supportato da dati positivi sull’occupazione e sullo stato dell’economia, ha ridotto le aspettative di un taglio imminente dei tassi, limitandoli a tre nel corso del 2024. Questo clima di stabilità è ulteriormente rafforzato dalle previsioni che indicano un primo taglio non prima di giugno, secondo gli analisti.
La conferma di Donald Trump come candidato repubblicano per le elezioni americane di novembre aggiunge ulteriore certezza al panorama politico ed economico degli Stati Uniti. La creazione di 140.000 posti di lavoro nel settore privato a febbraio, sebbene inferiore alle previsioni, dimostra una costante crescita economica. L’ottimismo diffuso sui mercati finanziari è supportato da una serie di fattori positivi che delineano un quadro economico solido, nonostante le incertezze globali. Questo clima di fiducia contribuisce a mantenere stabili le Borse e a contenere l’aspettativa di interventi immediati sui tassi d’interesse.