Asl e Uffici Anagrafe: Tempi di Attesa e Impatto sull’Anzianità
Sportelli pubblici e lunghe code, cosa cambia dopo il Covid – Con la fine del Covid i cittadini hanno ricominciato a frequentare gli uffici pubblici e i tempi di attesa agli sportelli sono tornati ad aumentare. A farne le spese soprattutto gli over 64 che rispetto ai giovani hanno minori conoscenze informatiche per poter accedere ai servizi online. Secondo un rapporto della Cgia, nel 2023 rispetto al 2021, quasi 2,5 milioni di cittadini che hanno dovuto recarsi presso uno sportello pubblico hanno atteso più di 20 minuti, rappresentando il 17,3% del totale.
Tra il 2021 e il 2023, le persone che si sono recate presso una Asl sono aumentate del 12,9%, mentre quelle in attesa da più di 20 minuti sono incrementate del 24,4%. Coloro che hanno dovuto interfacciarsi con l’ufficio anagrafe del comune sono aumentati del 13,4%, con un prolungamento dell’attesa oltre i 20 minuti per il 14,1% degli intervistati.
Disuguaglianze Regionali e Efficienza degli Sportelli Anagrafe
Per gli sportelli degli uffici anagrafe, i più “lenti” nel 2023 a consegnare i certificati richiesti sono stati quelli relativi ai comuni del Lazio, con il 44,1% degli over 18 che ha dichiarato di aver atteso più di 20 minuti. Seguono i comuni della Sicilia (43,3%), della Puglia (34,7%), della Calabria (33,5%) e della Campania (32,2%). Le regioni dove la fila agli sportelli dell’anagrafe è aumentata maggiormente sono la Calabria (+8 persone), l’Umbria (+6 persone) e l’Abruzzo (+5 persone).
Al contrario, le amministrazioni comunali che hanno visto diminuire la fila sono state quelle del Molise, delle Marche, dell’Emilia Romagna, Piemonte e Campania. L’efficienza degli uffici anagrafe è inversamente proporzionale alla dimensione dei comuni: nelle amministrazioni con meno di 10 mila abitanti, il 12,6% ha atteso più di 20 minuti, mentre nei comuni tra 10 e 50 mila abitanti è salito al 23,3%, toccando il 36,4% per quelli con più di 50 mila abitanti.
Emergono differenze tra le persone che abitano nei comuni limitrofi o più lontani alle Città Metropolitane. Nelle periferie, il 23,8% ha atteso più di 20 minuti, mentre nelle aree centrali la percentuale sale al 55,5%.
Impatto sulle PMI e Complessità Amministrativa – Per le PMI, la Pubblica Amministrazione rappresenta un “grosso problema”: più dell’80% degli imprenditori afferma che la PA italiana impone procedure amministrative complesse. Rispetto alla media dei 20 Paesi monitorati nel 2023, l’Italia ha un differenziale di quasi 25 punti percentuali in più, con un sentiment negativo unico nell’Area dell’Euro.