![Piano di privatizzazione di Poste Italiane e incentivi per risparmiatori e dipendenti 1 20240301 194433](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240301-194433.webp)
Incentivi per risparmiatori e dipendenti in arrivo
La privatizzazione di Poste Italiane si prospetta come un’operazione articolata in più fasi, mantenendo una quota pubblica non inferiore al 35%. Secondo il Dpcm inviato alla Camera per il parere parlamentare delle commissioni Trasporti e Bilancio, la cessione potrà avvenire attraverso diverse modalità. Si legge che sarà possibile effettuare la privatizzazione «attraverso il ricorso singolo e/o congiunto ad un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del gruppo Poste Italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali, oppure tramite collocamento sul mercato, anche con modalità di vendita accelerate o vendita in blocchi».
Dettagli sul processo di privatizzazione
Poste Italiane, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il 29,26%, da Cassa Depositi e Prestiti per il 35%, e per il resto da investitori istituzionali e retail, rappresenta un importante tassello nel piano di privatizzazioni del governo. L’obiettivo è di raccogliere circa 20 miliardi di euro in tre anni, come confermato di recente dalla premier Giorgia Meloni. In generale, in caso di Offerta Pubblica di Vendita (Opv), che implica il collocamento sul mercato di azioni preesistenti a prezzi e quantità prestabiliti, il 30% delle quote sono solitamente riservate a risparmiatori e dipendenti. Ipotizzando una cessione massima del 29% del capitale di Poste Italiane, attualmente valutata intorno ai 5 miliardi di euro, si parla di un possibile introito di quasi 1,5 miliardi di euro. Questa operazione su Poste rappresenterebbe la prima dopo la vendita del 25% di Mps avvenuta lo scorso 20 novembre.
Europe Matters: Focus su innovazioni e decisioni rilevanti
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