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Banca Centrale Europea (BCE): Analisi delle Aspettative di Taglio dei Tassi di Goldman Sachs ad Aprile
La Banca Centrale Europea (BCE) è al centro dell’attenzione, con Goldman Sachs che continua ad anticipare il primo taglio dei tassi ad aprile. Considerando la prospettiva di una continua disinflazione, comprese le misure dell’inflazione di fondo e della crescita salariale, la previsione per il primo taglio dei tassi di interesse ad aprile rimane stabile. Tuttavia, i tempi del primo taglio restano strettamente dipendenti dai dati disponibili.
Gli analisti evidenziano le preoccupazioni emerse durante i verbali della riunione di gennaio, che hanno mostrato una certa cautela riguardo alle prospettive dell’attività a breve termine. In particolare, sono emerse preoccupazioni riguardo al recente calo dell’inflazione, sottolineando la necessità che la politica segua ‘continuità, cautela e pazienza’. Questo richiamo alla prudenza indica una certa incertezza nell’ambiente economico attuale.
Opinioni Espresse dai Funzionari della BCE
Dopo la riunione, vari funzionari della BCE hanno condiviso le loro opinioni riguardo alla situazione economica. La presidente Lagarde ha riconosciuto che i numeri salariali del quarto trimestre sono stati ‘incoraggianti’, ma ha sottolineato la necessità che il Consiglio direttivo mostri maggiore fiducia nella sostenibilità della disinflazione osservata. Il vicepresidente de Guindos ha indicato che sarà necessario più tempo per determinare il momento esatto del primo taglio dei tassi, evidenziando un approccio cauto. Mentre il membro del consiglio Schnabel ha ribadito la necessità di vigilanza contro un repentino cambiamento nella politica economica.
Il capo economista Lane ha dichiarato che ‘la prossima mossa sarà un taglio’, ma ha sottolineato il rischio di effettuare tagli troppo presto o troppo tardi. Inoltre, il presidente della Bundesbank Nagel ha espresso cautela, affermando che, nonostante sia allettante, è troppo presto per procedere con tagli dei tassi di interesse. Infine, il governatore della Banque de France Villeroy de Galhau ha enfatizzato la necessità di agire gradualmente e con pragmatismo, evitando decisioni tardive che richiedano adattamenti eccessivi.
Goldman Sachs si aspetta che il downgrade delle proiezioni di inflazione sia accompagnato da una modifica del linguaggio politico formale a marzo. La banca d’affari prevede che la presidente Lagarde sottolinei durante la conferenza stampa che le proiezioni attuali appaiono incoraggianti. Mentre resta evidente la dipendenza dai dati, è necessaria maggiore fiducia nell’idea che l’inflazione tornerà al 2% in modo tempestivo e sostenibile.
In termini di prospettive future, Goldman Sachs conferma lo scenario dei tagli di 25 punti base incontro per incontro fino a quando il tasso di deposito non raggiungerà il 2,25%. Una volta che sarà confermato che l’inflazione si stabilizza intorno al 2%, vi sarà un forte incentivo a normalizzare rapidamente i tassi, suggerendo una certa determinazione nel percorso futuro della politica monetaria.