![Chatbot Air Canada: Implicazioni Legal per Errori Assistenza Clienti 1 20240220 090406 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240220-090406-1.webp)
Il chatbot di Air Canada e la controversia legale
Air Canada è stata costretta a risarcire un cliente a causa di informazioni errate fornite dal suo chatbot. Il caso ha destato scalpore poiché ha evidenziato le possibili implicazioni legali legate alle interazioni con assistenti virtuali generati tramite intelligenza artificiale.
Secondo quanto riportato da Vancouver Sun e Ctv News, Jake Moffatt si è rivolto al chatbot di Air Canada per chiarire dubbi sulla politica tariffaria della compagnia in caso di lutto. Purtroppo, le informazioni imprecise fornite dall’assistente virtuale hanno indotto Moffatt a prenotare un volo con l’intenzione di richiedere successivamente un rimborso entro un termine di 90 giorni.
La battaglia legale di Jake Moffatt
Nonostante i tentativi di Moffatt di ottenere il rimborso, Air Canada ha respinto le sue richieste, sostenendo di non essere responsabile per le informazioni fuorvianti fornite dal chatbot. La compagnia aerea ha addirittura considerato l’assistente virtuale come un’entità legale separata, esentandosi da qualsiasi responsabilità.
La situazione ha preso una svolta legale quando Moffatt ha deciso di portare il caso davanti al tribunale di risoluzione civile canadese. La sentenza emessa mercoledì 14 febbraio ha riconosciuto il diritto di Moffatt a un rimborso parziale di 650,88 dollari canadesi, oltre a ulteriori danni per coprire interessi e spese legali.
La risposta del tribunale e di Air Canada
Il membro del tribunale Christopher Rivers ha criticato la posizione di Air Canada, sottolineando la mancanza di chiarezza riguardo alla responsabilità delle informazioni fornite dal chatbot. Rivers ha evidenziato la necessità che le pagine web delle compagnie aeree siano affidabili, evitando che i clienti debbano cercare conferme altrove.
Air Canada ha accettato la sentenza del tribunale e ha deciso di chiudere la questione. Intanto, la compagnia ha temporaneamente disattivato il chatbot, sollevando dubbi sull’affidabilità di tali sistemi nell’assistenza clienti. L’uso sempre più diffuso di assistenti virtuali pone quindi interrogativi sulle responsabilità e sulla precisione delle informazioni fornite dalle intelligenze artificiali.