![Intelligenza Artificiale e Reddito di Base Universale: Impatti e Prospettive 1 20240215 165522](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240215-165522.webp)
L’**intelligenza artificiale** è ormai una realtà che sta influenzando in maniera sempre più marcata il mondo del lavoro. Secondo uno studio del Centres for European Policy Network (Cep), circa **20 milioni di lavoratori in Ue** potrebbero perdere il posto a causa della rapida avanzata della tecnologia. In particolare, sono i lavoratori più qualificati quelli maggiormente esposti agli impatti dell’intelligenza artificiale.
Effetti a Lungo Termine dell’Ubi e L’Impatto dell’AI
Il Cep evidenzia la mancanza di prove empiriche complete sugli effetti a lungo termine del **Reddito di Base Universale (Ubi)** riguardo agli incentivi al lavoro e su come l’intelligenza artificiale potrebbe colmare la carenza di lavoro qualificato. Pertanto, prima di implementare in Europa progetti di Ubi, sono necessari ulteriori dati per valutarne l’impatto in modo accurato.
D’altro canto, secondo lo studio, “una forma di reddito di base potrebbe servire come un tampone più efficace durante i periodi di sconvolgimento tecnologico”. Questo meccanismo potrebbe aiutare a compensare la mancanza di domanda aggregata in economie sempre più digitalizzate. Inoltre, l’Ubi potrebbe favorire il ricollocamento più flessibile di lavoratori e imprese, adattandoli alle esigenze dell’economia globalizzata.
Il Ruolo della Tecnologia e la Condivisione del Rischio
Affinché l’Ubi sia efficace, è necessario reinventarlo affinché non sia soltanto un sostegno, ma piuttosto una misura di condivisione del rischio collettiva. Questo aiuterebbe i cittadini a migliorare e riqualificare le proprie competenze di fronte alle sfide imposte dall’intelligenza artificiale e dall’evoluzione tecnologica.
Secondo la ricerca, “ogni cittadino è un ‘lavoratore AI’, fornendo all’industria digitale i dati essenziali per il suo funzionamento”. In un’ottica di società più inclusiva e resiliente, l’Ubi potrebbe essere finanziato dagli utili generati dall’intelligenza artificiale. Questo approccio considera l’Ubi non solo come uno strumento socio-politico generico, ma come una risposta specifica alle caratteristiche della tecnologia digitale e ai suoi impatti sull’educazione e sul mercato del lavoro.