Lente dell’Antitrust su offerte energia di PostePay
Poste Italiane è al centro di un’indagine condotta dall’Antitrust per presunte pratiche anti-concorrenziali legate alle offerte energetiche di PostePay. L’autorità ha sollevato preoccupazioni riguardo alla mancanza di accesso ad altre società alle strutture di Poste Energia gestite da Poste Italiane in modo esclusivo. Questo scenario si è venuto a creare dopo la liberalizzazione del mercato energetico e la fine del regime di maggior tutela, che ha portato a uno scenario di concorrenza accesa.
Secondo le segnalazioni inviate da A2A e Iren, Poste Italiane avrebbe favorito la propria controllata impedendo ad altri concorrenti di accedere agli uffici e alla rete postale necessari per promuovere le offerte di Poste Energia. Questo presunto comportamento avvantaggierebbe in modo significativo PostePay, alterando le dinamiche competitive del mercato energetico. In risposta a queste accuse, l’Antitrust ha avviato un’istruttoria che si concluderà il 19 luglio prossimo.
Indagine Antitrust e misure cautelari
L’Antitrust ha ufficialmente aperto un procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane per verificare la presenza di eventuali violazioni legate alla gestione delle offerte energetiche. Secondo quanto stabilito dalla legge sulla concorrenza, Poste Italiane dovrebbe garantire l’accesso agli uffici e alla rete postale anche ai concorrenti di PostePay, al fine di mantenere un equilibrio di mercato nel settore della vendita al dettaglio di energia elettrica.
Parallelamente all’istruttoria, l’Antitrust ha avviato un procedimento per valutare l’adozione di misure cautelari volte a ripristinare la parità di condizioni nel mercato, compromessa dalle presunte azioni di Poste Italiane. Gli ispettori dell’Autorità, supportati dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno effettuato ispezioni presso le sedi delle società coinvolte per raccogliere ulteriori elementi e verificare la correttezza delle pratiche adottate.