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Impatto del conflitto in Medio Oriente sui prezzi alimentari in Africa Orientale
Il settimanale The East African segnala che i paesi dell’Africa orientale si preparano ad affrontare nuovi aumenti dei prezzi dei generi alimentari e dei carburanti a causa delle difficoltà di passaggio nel mar Rosso, derivanti dal conflitto in Medio Oriente. Questa situazione impatta direttamente sui costi delle merci, poiché le navi da trasporto devono ora percorrere rotte più lunghe per evitare il canale di Suez.
Variazioni nelle rotte di trasporto e nell’approvvigionamento di grano
Le statistiche indicano che ogni anno vengono trasportate circa 76 milioni di tonnellate di cereali, semi oleosi e altri prodotti dall’Unione europea, dalla Russia e dall’Ucraina verso l’Asia e l’Africa orientale, rappresentando il 17% di questo mercato. Nel dicembre 2023, l’8% delle spedizioni di grano dall’Europa è stato deviato su rotte alternative al canale di Suez, mentre a metà gennaio 2024 tale percentuale è salita al 42%.
Il grano, essendo la base alimentare di molti paesi africani, si trova al centro di queste dinamiche. Le interruzioni nelle rotte di trasporto e i cambiamenti nei flussi commerciali internazionali stanno generando un impatto significativo sull’approvvigionamento e sui costi di tale alimento fondamentale per le popolazioni locali.
Effetti sulle economie locali e sulle famiglie africane
L’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dei carburanti avrà conseguenze dirette sulle economie locali degli stati dell’Africa orientale, mettendo a dura prova le finanze delle famiglie più vulnerabili. Tale situazione potrebbe portare a una maggiore pressione economica e a una diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, con possibili ripercussioni sulla sicurezza alimentare e sul benessere generale delle comunità africane.
È fondamentale che i governi regionali e le organizzazioni internazionali collaborino attivamente per monitorare da vicino l’evoluzione della situazione e adottare misure tempestive per mitigare gli effetti negativi sull’approvvigionamento alimentare e sull’economia locale. Solo attraverso un’azione coordinata e rapida sarà possibile affrontare efficacemente le sfide derivanti da queste interruzioni nei trasporti e nei flussi commerciali internazionali.