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Dal voto maggiorato alla lista del consiglio: le innovazioni del Ddl Capitali
La riforma del mercato dei capitali italiani ha ottenuto l’approvazione sia al Senato che alla Camera, con un significativo voto favorevole della maggioranza parlamentare, composto da 135 voti, e l’astensione delle opposizioni. Il disegno di Legge Capitali, presentato dal ministero delle Finanze a marzo, mira a promuovere le quotazioni in Borsa e incentivare il ritorno di alcune società italiane dall’estero, con particolare riferimento a Ferrari tra le aziende coinvolte. Sebbene il provvedimento non entri subito in vigore, in attesa dell’approvazione delle coperture finanziarie a Palazzo Madama, si tratta di un passaggio formale, poiché le norme approvate dai due rami del Parlamento non saranno più soggette a modifiche.
Le principali innovazioni e le criticità della Legge Capitali
Nonostante i dubbi sollevati dagli investitori internazionali su alcune norme, la legge volta a rilanciare il mercato azionario italiano ha assunto la sua forma definitiva. Tra le novità più rilevanti vi è l’introduzione del “voto multiplo e maggiorato”, che costituisce uno dei punti chiave del provvedimento. Questo nuovo sistema di voto conferisce maggior peso alle azioni detenute a lungo termine, premiando gli azionisti stabili e limitando l’influenza di coloro che acquisiscono quote solo temporaneamente. Tale meccanismo mira a favorire una maggiore stabilità e continuità nell’azionariato delle società quotate, riducendo potenzialmente la volatilità eccessiva legata alle speculazioni di breve termine.
Inoltre, la Legge Capitali prevede una specifica disciplina riguardante la “lista del consiglio”, un’altra innovazione significativa che mira a promuovere la trasparenza e l’equità all’interno delle società quotate in Borsa. Tale disposizione richiede che le società quotandesi siano tenute a stilare una lista di candidati per il consiglio di amministrazione, garantendo una maggiore diversità e competenza tra i membri del board. Questo nuovo approccio mira a migliorare la governance societaria, promuovendo la presenza di competenze eterogenee e riducendo il rischio di conflitti di interesse all’interno degli organi decisionali delle società quotate.
La riforma del mercato dei capitali italiani, con le sue innovazioni e punti critici, si pone come un importante passo verso una maggiore stabilità e trasparenza nel sistema finanziario nazionale. Con l’introduzione del voto multiplo e maggiorato e della disciplina della lista del consiglio, si cerca di promuovere un ambiente più favorevole agli investimenti a lungo termine e di garantire una governance aziendale più efficace e responsabile, in linea con le migliori pratiche internazionali. Resta ora da valutare l’impatto concreto di queste misure sul mercato azionario italiano e sulle dinamiche delle società quotate, nell’ottica di favorire una maggiore fiducia degli investitori e una crescita sostenibile del sistema finanziario nazionale.