Il Btp Valore 2024: una strategia contro i Bond Vigilantes
Il 26 febbraio, Giancarlo Giorgetti ha in programma un evento di rilievo nella sua agenda ministeriale: il collocamento del Btp Valore 2024. Dopo le precedenti emissioni esaurite, il ministro del Tesoro mira a **aumentare l’interesse** per allargare la base di investitori. L’obiettivo è chiaro, come riportato da Bloomberg: “Meloni vuole che la classe media protegga l’Italia dai Bond Vigilantes”, ossia dagli investitori che possono influenzare il debito nazionale e “rimettere in riga” un governo in disaccordo con le politiche monetarie o fiscali. L’incremento di Btp sul mercato potrebbe generare tensioni con prezzi in calo e rendimenti in crescita, aumentando i costi delle future emissioni.
La memoria degli spread del 2011 che portarono alla caduta del governo di Berlusconi, con uno spread Btp-Bund a 570 punti base, induce il governo a evitare rischi simili. Giorgetti si impegna in una corsa contro il tempo per approvare, entro il 26 febbraio, una norma che escluda i titoli di Stato dal calcolo dell’Isee, noto come “riccometro”, per acquisti fino a 50mila euro. Questa modifica avrebbe un impatto significativo: una famiglia con reddito da 20mila euro, patrimonio immobiliare da 100mila e Buoni poliennali per 50mila vedrebbe il proprio Isee scendere da 125mila a 75mila euro, secondo Creditnews.
Una nuova strategia di finanziamento
Il Btp Valore rappresenta il primo passo di una strategia volta a incrementare il debito detenuto internamente. Questo “ombrello” è un baluardo contro possibili crisi poiché i risparmiatori hanno minor propensione al panico in tali situazioni, come sottolinea Bloomberg. Le condizioni attuali favoriscono il consolidamento di un nucleo di investitori che, nel 2020, aveva già acquisito bond sovrani per 140 miliardi di euro, portando al 13,5% la quota di debito posseduta dalla clientela al dettaglio. Il governo punta a superare questo record nel 2021, **potenziando** la base dei “B(o)tp-People”.
Il vantaggio dello scomputo dei Btp dall’Isee sembra superare la perdita di gettito fiscale, secondo il Tesoro. La possibilità di recuperare questa perdita è prevista tramite il concordato biennale. Dopo le controversie sulle equiparazioni tra evasione fiscale e terrorismo, il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha chiarito: “Non faremo una caccia alle streghe se un contribuente non aderisce al concordato preventivo biennale, che è una mano tesa ai contribuenti. Mi dispiace se sono stato interpretato in modo diverso”.