Varapodio unita dopo l’attacco incendiario alla Fiat Panda del parroco
Varapodio si è stretta attorno al parroco don Giovanni Rigoli dopo l’incendio doloso che ha colpito la sua auto durante l’orario di messa. L’atto intimidatorio ha scosso profondamente la comunità, suscitando indignazione e solidarietà. La Fiat Panda è stata data alle fiamme poco dietro la chiesa di San Nicola, con danni alla facciata della canonica dove si trovavano dei ragazzi al momento dell’incendio. La frase “Io sto con don Giovanni” ha circolato sui social coinvolgendo parroci, amministratori e cittadini di Varapodio. Questo gesto non è isolato, considerando che il parroco era già stato vittima di un’aggressione lo scorso gennaio, quando è stato derubato e picchiato all’interno della chiesa. La comunità si stringe intorno a lui, mostrando solidarietà e sostegno in un momento di difficoltà.
Indagini in corso sul recente attacco incendiario
I carabinieri della Compagnia di Taurianova stanno attualmente indagando sull’attacco incendiario alla vettura del parroco. Le forze dell’ordine stanno conducendo approfondimenti per comprendere meglio la dinamica dell’evento, con particolare attenzione ai legami nella piccola comunità di Varapodio. Le videocamere delle zone circostanti la chiesa sono al vaglio degli investigatori per raccogliere elementi utili all’indagine. L’episodio ha suscitato preoccupazione e sconcerto nella regione, portando alla luce la vulnerabilità di coloro che dedicano la loro vita al servizio della comunità. La solidarietà manifestata verso don Giovanni Rigoli è un segno di unità e coesione in un momento di tensione e paura. La comunità si è mobilitata per mostrare il proprio sostegno al parroco, ribadendo la condivisione dei valori di pace e solidarietà che caratterizzano Varapodio.