Lo sport italiano si unisce al viaggio della memoria ad Auschwitz
Marco Galiazzo, celebre olimpionico italiano, sarà parte di una missione straordinaria che coinvolgerà 78 atleti olimpici e paralimpici italiani. Questo gruppo eccezionale visiterà il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau nei giorni 4, 5 e 6 febbraio. Accanto agli atleti, viaggeranno dirigenti e tecnici delle principali Federazioni Sportive Nazionali, insieme al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e ai rappresentanti di istituzioni sportive di spicco come CONI, CIP e Sport e Salute.
Un viaggio storico e simbolico
La partenza di questa significativa spedizione è stata resa possibile grazie alla collaborazione della “Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali”. Quest’iniziativa, sostenuta dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Comunità Ebraica di Roma, è stata resa ancora più speciale dall’impiego del velivolo KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare per il trasporto.
Questo viaggio segna un momento senza precedenti per la comunità sportiva italiana, che si unisce in tutte le sue articolazioni per un unico e nobile obiettivo. L’obiettivo di questo viaggio è chiaro: ribadire con forza che lo sport ha il potere di unire, di abbattere barriere e di combattere la discriminazione in tutte le sue forme.
Questo pellegrinaggio rappresenta un’occasione straordinaria per riflettere e raccogliersi, per rinnovare l’impegno dello sport italiano contro il razzismo e per promuovere la cultura della memoria e del rispetto. È un impegno che dovrà essere testimoniato e condiviso in maniera costante e coerente in tutti gli ambienti sportivi. La presenza di figure di spicco come Marco Galiazzo sottolinea l’importanza e la gravità di questo gesto.