Verso le Elezioni Europee: Strategie e Possibili Candidature nel Partito Democratico
Cecilia Strada è stata proposta come candidata per il Partito Democratico alle prossime elezioni europee, suscitando reazioni contrastanti all’interno del partito. Mentre alcuni vedono la sua candidatura come un modo per rafforzare la leadership e contrastare Giorgia Meloni, altri temono possa limitare lo spazio per altre figure femminili a causa delle regole sulla preferenza di genere. La decisione di candidarsi è stata difesa da Strada stessa, affermando che prima del tutto viene il progetto europeo che si intende portare avanti.
Scelte e Strategie dei Grandi Nomi del PD
Alcuni dei grandi nomi del PD, come Nicola Zingaretti e il governatore della Puglia Michele Emiliano, hanno annunciato di non candidarsi, lasciando spazio a speculazioni e interpretazioni all’interno del partito. Si ipotizza che le loro decisioni potrebbero essere parte di una strategia volta a ottenere una sorta di legittimazione diretta dalla segretaria nazionale. Anche la candidatura di Stefano Bonaccini è incerta, con voci che suggeriscono la possibilità che supporti la corsa di Virginio Merola per aprire la strada a un’elezione suppletiva in un collegio favorevole per accedere al parlamento.
Nelle diverse circoscrizioni italiane, si delineano possibili candidature. Nel Centro, i sindaci di Firenze e Pesaro, Dario Nardella e Matteo Ricci, insieme all’eurodeputata uscente Camilla Laureti, sembrano avere un cammino agevole. Nel Nord Ovest, spiccano i nomi degli uscenti Brando Benifei e Irene Tinagli, oltre al sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Nel Nord Est, la sfida potrebbe concentrarsi tra la segretaria del PD e Stefano Bonaccini, mentre in minoranza potrebbero emergere Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini.
Al Sud, il sindaco di Bari e presidente dell’ANCi, Antonio Decaro, si conferma come una figura di spicco, insieme all’uscente Pina Picierno e a Lello Topo, ex parlamentare dalla Campania. Anche giornalisti come Guido Ruotolo e esponenti come Loredana Capone guardano alla possibile candidatura di Strada. All’interno del PD, diversi membri ponderano l’idea di essere ‘gregari da trainare’, considerando che con la segretaria in prima linea, il percorso verso un seggio a Bruxelles potrebbe risultare più agevole per tutti.