Luca Marini: Lavoro Intenso per Svelare il Potenziale della Nuova Honda
Luca Marini, ex pilota del team VR46, ha trascorso due giorni significativi sul circuito di Sepang con la sua nuova squadra Honda. Dopo il test iniziale a Valencia, Marini è salito sulla RC213V in Malesia per continuare a familiarizzare con la moto e fornire feedback utili agli ingegneri. I chilometri percorsi hanno evidenziato un’intensa attività dietro le quinte per ottimizzare le prestazioni della moto e Marini si è espresso positivamente riguardo al potenziale della nuova moto.
Marini: “Un Buon Potenziale, Ma Ancora Molto Lavoro da Fare”
Al termine dei giorni di shakedown, Marini ha commentato: “Specialmente quello di oggi è stato un giorno davvero impegnativo, però era importante per capire la direzione in cui andare con il nuovo progetto e la nuova moto. Penso che abbiamo un buon potenziale, ma ancora tanto lavoro da fare.” Queste parole riflettono l’impegno e la determinazione necessari per portare la Honda al livello di competitività desiderato.
Il pilota italiano ha anche evidenziato alcune differenze cruciali tra la Honda e la Ducati Desmosedici, sottolineando la necessità di concentrarsi su soluzioni specifiche per migliorare le performance della RC213V. Marini ha dichiarato: “Le differenze sono abbastanza grandi, dobbiamo concentrarci su risolvere problema per problema. Abbiamo del margine in uscita di curva, dobbiamo trovare un po’ più di grip in trazione. Ci serve anche maggiore stabilità al posteriore e un po’ più carico aerodinamico con le alette. Stiamo lavorando tanto sull’aerodinamica, perché tutti portano ogni volta alcune idee nuove e nuove parti. Dobbiamo lavorare di più su questo aspetto.”
Obiettivi e Prospettive Future
Marini ha individuato chiaramente le aree critiche che richiedono interventi mirati per progredire in modo significativo. Riguardo al programma per il prossimo test, il pilota ha dichiarato: “Non ne ho ancora parlato con il mio capotecnico, ma sicuramente dovremo trovare un migliore setting in ogni cosa. Io sono nuovo, dobbiamo imparare un po’ e anche la moto è nuova. Abbiamo bisogno di capire meglio come far lavorare le gomme nel modo giusto. Avremo altri tre giorni a Sepang, più tempo per lavorare e migliorare.”
Pur chiudendo all’ottavo posto, Marini ha focalizzato la sua attenzione sul valore del lavoro svolto con la sua nuova squadra e con la RC213V. Con il cambio dalla Ducati alla Honda, il pilota italiano è consapevole che ci vorrà tempo per adattarsi e per ottimizzare le prestazioni. Il supporto delle nuove concessioni MotoGP potrebbe essere cruciale per il successo futuro, ma resta da vedere quanto tempo sarà necessario per ottenere risultati significativi.